LockBit cade a pezzi: è stato recuperato il laptop di un hacker pieno di segreti
Ancora molti nomi del gruppo in libertà.
Le autorità hanno colpito duramente il famigerato gruppo criminale LockBit con l'arresto di Rostislav Panev, un esperto sviluppatore, di 51 anni, legato alle operazioni informatiche del collettivo. È stato fermato in Israele nell'agosto 2024 e successivamente estradato negli Stati Uniti, aggiungendo un altro tassello nel complesso mosaico delle indagini internazionali contro il cybercrimine.
Durante l'operazione, gli agenti hanno messo le mani su un laptop che si è rivelato uno scrigno di segreti pericolosi. Tra i dati rinvenuti figuravano le credenziali per accedere al pannello di controllo interno di LockBit e il codice sorgente del malware impiegato negli attacchi ransomware. Tali elementi hanno permesso di comprendere meglio la sofisticata struttura operativa del gruppo, evidenziando il ruolo cruciale di Panev nello sviluppo degli strumenti che hanno garantito il successo delle incursioni informatiche.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha formalmente accusato Panev a dicembre, sottolineando il suo contributo alla creazione di strumenti dannosi. Le indagini rivelano che, nell'arco di 18 mesi, da giugno 2022 a febbraio 2024, lo sviluppatore ha percepito almeno 230.000 dollari in criptovaluta per il suo lavoro all'interno del gruppo, elemento che ha consolidato un legame che risale alla fondazione di LockBit nel 2019.
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