Maniaci: il romanzo di Dio e dell'uomo, così la Bibbia è il libro di tutti

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta, le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque». «Non mi viene in mente un attacco più memorabile», spiega Aldo Cazzullo, nell'incipit del suo più che fortunato libro, Il Dio dei nostri padri (HarperCollins editore, pp.310, euro 19,50). E certo non si può che sottoscrivere questo giudizio: nessun volume può vantare un simile inizio, un'introduzione affrescata da parole così potenti, vertiginose, capaci in poche pennellate di mettere in scena l'immane opera della creazione. Certamente la sfida di raccontare e in qualche modo ricreare quegli infiniti incroci di storie, vicende, personaggi del Libro dei Libri può far tremare i polsi anche a uno scrittore di lungo corso come Cazzullo. Una sfida vinta, secondo diversi punti di vista, a partire da quello del successo editoriale. Pubblicato il 24 settembre, risulta infatti il libro più acquistato dell'intero 2024 e, nel dettaglio, il titolo

Maniaci: il romanzo di Dio e dell'uomo, così la Bibbia è il libro di tutti

In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta, le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque». «Non mi viene in mente un attacco più memorabile», spiega Aldo Cazzullo, nell'incipit del suo più che fortunato libro, Il Dio dei nostri padri (HarperCollins editore, pp.310, euro 19,50). E certo non si può che sottoscrivere questo giudizio: nessun volume può vantare un simile inizio, un'introduzione affrescata da parole così potenti, vertiginose, capaci in poche pennellate di mettere in scena l'immane opera della creazione.

Certamente la sfida di raccontare e in qualche modo ricreare quegli infiniti incroci di storie, vicende, personaggi del Libro dei Libri può far tremare i polsi anche a uno scrittore di lungo corso come Cazzullo. Una sfida vinta, secondo diversi punti di vista, a partire da quello del successo editoriale. Pubblicato il 24 settembre, risulta infatti il libro più acquistato dell'intero 2024 e, nel dettaglio, il titolo più venduto durante la settimana di Natale. Piccolo miracolo della Bibbia, unanimemente definita “il libro più letto di tutti i tempi” e a quanto pare anche dei nostri tempi, profondamente secolarizzati. Lo testimoniano pure altri dati editoriali sorprendenti: negli Stati Uniti le vendite del libro sacro sono schizzate alle stelle, segnando un aumento del 22% rispetto al 2023.

 

UN UNIVERSO

«I Che la Bibbia sia un libro-universo, che si possa leggere anche come un grande romanzo, contenitore di storie che sono paradigma di tutto ciò che si sia scritto e raccontato in millenni di tradizione letteraria e artistica, è una verità incontrovertibile e Cazzullo accompagna il lettore in un viaggio emozionante in un concatenarsi di personaggi e vicende: la creazione, Adamo ed Eva, la cacciata dall'Eden, Caino e Abele, Noè e il diluvio. La storia di Giacobbe che lotta con Dio e di Giuseppe che svela i sogni del Faraone. Mosè, le piaghe d'Egitto, il passaggio del Mar Rosso, i Dieci Comandamenti. Incalzante arriva la conquista della Terra Promessa, Giosuè che espugna Gerico e Davide che spacca e taglia la testa a Golia; Sansone, l'eroe invincibile indebolito dal suo amore; Salomone che innalza il tempio. Le sublimi altezze che fa raggiungere l'amore nella poesia del Cantico dei Cantici e l'amaro sguardo sulla realtà gettato dall'Ecclesiaste («tutto è vanità»).

E poi le grandi donne: Giuditta che decapita il condottiero nemico, Ester che salva il popolo dallo sterminio, Susanna che fa condannare i suoi molestatori. Ed ecco l'angelo che salva Tobia, Giobbe che deve lottare contro avversità di ogni genere e forse anche contro i suoi demoni interiori. Un cammino tra dolori, miracoli, coraggio, attraverso i secoli fino al cuore della Storia quando irrompe le luce della grande speranza, l'avvento di un Salvatore giunto a riscattare l'umanità: Gesù di Nazareth, il Messia dei cristiani.

Ma Cazzullo ha indirizzato la propria penna verso un altro punto di vista forse inedito per i nostri tempi: quello «dei nostri padri». La generazione dei padri, dei nonni, dei bisnonni, spiega l'autore, è stata l'ultima che viveva l'esistenza sotto l'occhio di Dio. Ciò non significa che fossero immuni da errori, tragedie, misfatti anche orrendi. Le due Guerre mondiali, la Shoah e i molti, troppo genocidi che hanno insanguinato il Novecento lo dimostrano fin troppo ampiamente. Però quello sguardo divino era percepito concretamente, agiva sul destino personale e su quello collettivo, poteva spalancare l'abisso in cui precipitare o da cui risalire. Imprimeva un segno che dava sostanza e direzione alla vita. Il tempo dei giorni, delle stagioni era scandito dalle feste religiose e in esse si radicavano le tradizioni familiari, il senso di appartenenza (a volte nel bene, a volte nel male) delle comunità. Quello sguardo gettato dall'eternità si faceva vicinanza, si faceva compagnia, segnava la strada.

 

GUERRA E AMORE

Oggi quello sguardo sembra essersi chiuso, quella vicinanza trasformata in lontananza; si proclama a gran voce il diritto di voler essere tutto (o niente) senza legami, e l'occhio di Dio spesso viene “interpretato” come controllo, oppressione, schema obsoleto. Cazzullo fin dall'inizio dichiara di essere agnostico e non esita a sgombrare il campo: «Mentirei se dicessi che la lettura della Bibbia mi ha avvicinato alla fede». Racconta che la Bibbia l'ha riletta «al capezzale di mio padre, nei suoi ultimi e dolorosi mesi». Vi ha trovato tutto, l'amore, la guerra, l'odio, la vendetta, «la società, che rispecchia quella moderna perché in un certo senso è da lì che viene la nostra occidentalità». Il suo scopo è anche quello di riproporre in maniera lineare, con un vivido gusto e piacere puro nel raccontare, il mondo biblico alle nuove generazioni, che non lo conoscono o lo conoscono superficialmente, regalando loro la bellezza di una riscoperta e di una speranza nuova.

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