Marino Bartoletti e Selvaggia Lucarelli: "Sporcizia mentale"
Nel corso della puntata di ieri di Domenica In, Marino Bartoletti è...
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Nel corso della puntata di ieri di Domenica In, Marino Bartoletti è stato chiamato a commentare i vari Big del Festival di Sanremo che hanno fatto la passerella da Mara Venier (non erano tutti, 8 non si sono presentati). E quando sul palco si è presentato Simone Cristicchi, il giornalista di lui ha detto: “Questo teatro gli ha dedicato due standing ovation a Simone Cristicchi, dopodiché qualcuno che pretende di trasferire agli altri la propria sporcizia mentale ha scritto delle cose che hanno profondamente ferito“.
Selvaggia Lucarelli (che nel corso dei giorni precedenti si è più volte detta contrariata dalla canzone di Simone Cristicchi) si è sentita chiamata in causa e su Twitter, riprendendo il video di Marino Bartoletti, ha scritto: “Giornalisti così abituati a fare slurp che ormai passano direttamente all’insulto nei confronti di chi coltiva ancora l’esercizio della critica“.
Giornalisti così abituati a fare slurp che ormai passano direttamente all’insulto nei confronti di chi coltiva ancora l’esercizio della critica. pic.twitter.com/f8tCSR6WLi
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) February 16, 2025
Il tweet di Selvaggia Lucarelli è stato mandato a Marino Bartoletti che su Instagram l’ha ripreso e commentato dando alla collega di donna con “ego smisurato e coda di paglia”.
“Apprendo da parecchie reazioni scomposte che tale Selvaggia Lucarelli – mai nominata e soprattutto mai seguita – mi abbia insultato per una considerazione che ieri ho fatto a Domenica In dialogando con Simone Cristicchi. Mi dicono che la signora abbia un ego smisurato e una discreta coda di paglia, al punto da ritenersi al centro del mondo anche quando nessuno se la fila. Apprezzo comunque la sua autocritica quando scrive di “giornalisti che passano direttamente all’insulto nei confronti di chi coltiva l’esercizio della critica”.
Marino Bartoletti e Selvaggia Lucarelli, è scontro infuocato sui social: “Sporcizia mentale”
La risposta di Bartoletti? Pane per i denti per Lucarelli.
“La pochezza di Bartoletti che prima insulta, poi “mica parlo di te”, poi toglie ogni dubbio continuando a offendere in modalità passivo-aggressiva delegittimando e facendo finta che nessuno mi fili. Il tutto mentre si è infilato autonomemante in una discussione aperta da me, che sarebbe anche interessante. E che meriterebbe rispetto, visto che ho avuto una madre e una nonna con l’Alzheimer, caro Bartoletti. Aggiungo che più volte ci siamo trovati nello stesso spazio televisivo (anche quello in cui ti trovavi ieri), quindi “tale Selvaggia Lucarelli” a tua sorella. E dirò di più. Ieri ero invitata nello stesso salotto in cui sedevi a discutere anche di ciò che io avevo scritto. Solo che io non ho potuto accettare l’invito. E sai perché? Perché dovevo tornare a casa a lavorare. A scrivere. A scrivere di cose che tu, pensa un po’, un domani magari commenterai in un salotto domenicale. E senza che io ti chieda pareri sulle mie opinioni, che puoi serenamente ignorare”.
E ancora:
“Infine, siccome io al contrario tuo non ho bisogno di offendere l’interlocutore fingendo di non conoscerlo (abitudine molto maschile e maschilista), ti dico pure questo: ho sempre avuto un’idea molto romantica di te, perché mio padre- appassionato di calcio- negli anni 90 ti venerava. Quando a casa arrivava il tuo Guerin Sportivo io e i miei fratelli ce lo strappavamo dalle mani (da ragazzina amavo il calcio). E mio padre, proprio
quell’uomo che tanto ti ha amato, letto, idolatrato (perché voleva fare il tuo mestiere, ma suo padre glielo ha impedito), pensa, è uno di quelli con la sporcizia mentale. Perché non penso riesca a vedere nulla di romantico in quello che è stato l’accudimento di mia madre. E te lo garantisco perché io c’ero quando abbiamo dovuto trasferirla in una rsa, quando tentavamo di calmarlo perché ad ogni ora voleva andare da lei impazzendo all’idea che potesse conoscere un altro uomo nonostante mia madre non parlasse e camminasse più. Io non penso neppure che sia vietato raccontare questa malattia in modo diverso da come l’ho vissuta io e di come l’hanno vissuta in tanti, ma oltre al fatto che trovo la canzone banale, pretendo rispetto per chi rifiuta la romanticizzazione di una malattia schifosa. Grazie”.
Qual è la vostra reazione?
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