McLaren W1 - Il primato di Woking

La McLaren ha svelato la hypercar W1, terzo modello del costruttore britannico caratterizzato dal numero 1 nel nome dopo le leggendarie F1 del 1993 e P1 del 2013. Come queste ultime, la vettura è una coupé estrema che alza ulteriormente l'asticella nel segmento delle super sportive stradali, proponendo tecnologie direttamente derivate dalle monoposto di Formula 1. Abbiamo avuto l'opportunità di ammirare da vicino la W1 nel quartier generale di Woking e già da ferma, prima ancora di metterla in moto, la W1 supera ogni aspettativa. Probabilmente anche quelle dei 399 clienti, quante sono le unità previste, che per averla hanno staccato un assegno da 2 milioni di sterline (tasse incluse), senza contare i costi di personalizzazione. Ibrida da 1.275 CV. I numeri della W1 sono da primato: la McLaren raggiunge i 300 km/h in 12,7 secondi, tocca i 100 km/h in 2,7 secondi e i 200 km/h in 5,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 350 km/h. Dietro tutto ciò c'è una propulsione ibrida che

McLaren W1 - Il primato di Woking

La McLaren ha svelato la hypercar W1, terzo modello del costruttore britannico caratterizzato dal numero 1 nel nome dopo le leggendarie F1 del 1993 e P1 del 2013. Come queste ultime, la vettura è una coupé estrema che alza ulteriormente l'asticella nel segmento delle super sportive stradali, proponendo tecnologie direttamente derivate dalle monoposto di Formula 1. Abbiamo avuto l'opportunità di ammirare da vicino la W1 nel quartier generale di Woking e già da ferma, prima ancora di metterla in moto, la W1 supera ogni aspettativa. Probabilmente anche quelle dei 399 clienti, quante sono le unità previste, che per averla hanno staccato un assegno da 2 milioni di sterline (tasse incluse), senza contare i costi di personalizzazione.

Ibrida da 1.275 CV. I numeri della W1 sono da primato: la McLaren raggiunge i 300 km/h in 12,7 secondi, tocca i 100 km/h in 2,7 secondi e i 200 km/h in 5,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 350 km/h. Dietro tutto ciò c'è una propulsione ibrida che associa un motore benzina V8 biturbo di 4.0 litri a un modulo E comprensivo di un'unità elettrica a flusso radiale, alimentata da una batteria ricaricabile sistemata alla base del pianale. Il sistema prevede una trasmissione a doppia frizione e otto rapporti, con retromarcia elettrica, ed eroga complessivamente 1.275 CV e 1.340 Nm di coppia. La potenza viene inviata alle ruote posteriori attraverso un differenziale elettronico e, vista la massa contenuta in soli 1.399 kg, la W1 può vantare un rapporto peso/potenza di 911 CV/tonnellata: il più alto mai raggiunto su una McLaren omologata per uso stradale e il migliore della sua categoria.

Sospensioni attive e 1.000 kg di deportanza. Per gestire le sue prestazioni, la W1 impiega una meccanica strutturata su una monoscocca in fibra di carbonio Aerocell: utilizza l'architettura McLaren Race Active Chassis Control III con sospensioni attive e può contare su un impianto frenante con dischi carboceramici che le consente di fermarsi da 200 km/h in appena 100 metri. L'ala posteriore estendibile Active Long Tail e diverse appendici aerodinamiche permettono all'hypercar inglese di generare fino a 1.000 kg di deportanza grazie all'effetto suolo. L'elettronica di bordo offre diverse modalità di guida, inclusa quella Race, e prevede la funzione Boost, che eroga istantaneamente tutta la potenza del modulo E. In pratica lo stesso principio del KERS utilizzato in Formula 1, per un maggiore spunto nei sorpassi e in uscita dalle curve. Inoltre, utilizzando il comando Aero sul volante è possibile attivare un effetto Drag Reduction System (DRS) nel retrotreno.

Non trascura il confort. Sulla W1, la McLaren ha impiegato per la prima volta delle porte Anhedral, con l'apertura verso l'alto, che facilitano l'accesso a bordo. L'abitacolo è progettato replicando in ogni dettaglio l'ergonomia di una sportiva pura da pista, senza penalizzare troppo il confort. I sedili, integrati nella monoscocca, danno a guidatore e passeggero la sensazione di essere direttamente collegati al telaio. Pedali, volante e altri comandi primari sono invece regolabili e consentono di trovare la giusta posizione nel cockpit che, a detta dei progettisti, offre tra le caratteristiche anche la migliore visibilità stradale della categoria.

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