Meloni da Calenda: manda ai matti la sinistra
"Abbiamo fatto un po' discutere con questa presenza, ho letto cose divertenti, bizzarre: che vengo qui per dare segnali agli alleati che sarei pronta a sostituirli o la teoria secondo la quale volevo concedermi una scorribanda tra i moderati, ma ora devo dire che dopo l'intervento di Carlo Calenda porterò io un po' di moderazione": con queste parole e un filo di ironia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha iniziato il suo intervento al congresso di Azione. Poi ha aggiunto che "in Italia si passa direttamente dalla criminalizzazione dell'avversario a fare un governo insieme" e che questo però "non è mai stata la mia cifra". A quel punto, la premier ha spiegato il motivo della sua presenza al congresso, dove è stata accolta da grandi applausi: "La ragione vera perché sono qui è molto più banale e profonda, perché vengo da una storia politica di una comunità che ha fatto del confronto con le idee anche più distanti la sua cifra, senza che il confronto potesse mai mettere in disc

"Abbiamo fatto un po' discutere con questa presenza, ho letto cose divertenti, bizzarre: che vengo qui per dare segnali agli alleati che sarei pronta a sostituirli o la teoria secondo la quale volevo concedermi una scorribanda tra i moderati, ma ora devo dire che dopo l'intervento di Carlo Calenda porterò io un po' di moderazione": con queste parole e un filo di ironia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha iniziato il suo intervento al congresso di Azione. Poi ha aggiunto che "in Italia si passa direttamente dalla criminalizzazione dell'avversario a fare un governo insieme" e che questo però "non è mai stata la mia cifra".
A quel punto, la premier ha spiegato il motivo della sua presenza al congresso, dove è stata accolta da grandi applausi: "La ragione vera perché sono qui è molto più banale e profonda, perché vengo da una storia politica di una comunità che ha fatto del confronto con le idee anche più distanti la sua cifra, senza che il confronto potesse mai mettere in discussione l'identità. La politica in democrazia si fonda su questo".
Poi, riferendosi alle parole della presidente della Commissione europea, che in un'intervista al Corriere della Sera ha parlato di Europa elogiando anche il governo italiano, Meloni ha detto: "Voglio ringraziare Ursula von der Leyen, che oggi in una intervista non fa che ribadire questa posizione di difendere l'unità dell'Occidente". Mentre sulle sue stesse dichiarazioni rilasciate al Financial Times, ha spiegato: "Sono rimasta stupita per l'interpretazione data alla mia intervista. Sto sempre con l'Italia, che sta in Europa e bisogna lavorare per rafforzare e difendere l'unità dell'Occidente. Penso che sia nella responsabilità dell'Italia difendere questa unità. Certo che ci sono temi forti e divisivi, divergenze a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso, cercando ogni punto di equilibrio".
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