Mercato italiano - Continua il trend negativo: -10,8% a novembre, male Stellantis
Il mercato italiano dell'auto continua a lanciare segnali negativi: a novembre, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 124.251 autovetture, il 10,82% in meno rispetto a un anno fa. Si tratta del quarto calo mensile di fila, a dimostrazione di una situazione di progressivo peggioramento che si traduce in un ulteriore dato preoccupante: il consuntivo dei primi undici mesi dell'anno, con 1.452.973 targhe, torna in territorio negativo, segnando un -0,16%. Rispetto ai livelli pre-Covid, il gap è ora di quasi il 18%. Stellantis. A novembre, il gruppo guidato fino a poche ore fa da Carlos Tavares conta 30.893 auto immatricolate, il 24,87% in meno rispetto a un anno fa. Contrastato l'andamento dei vari marchi, anche se a prevalere è il segno meno: -9,06% per Alfa Romeo (2.479 targhe), +7,5% per Citroën (4.629), -3,94% per DS (439), -41,74% per Fiat (8.794), -14,69% per Jeep (4.978), -79,69 per Lancia (812), -59,49% per Maserati (111), -12,54% per Opel (2.6
Il mercato italiano dell'auto continua a lanciare segnali negativi: a novembre, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 124.251 autovetture, il 10,82% in meno rispetto a un anno fa. Si tratta del quarto calo mensile di fila, a dimostrazione di una situazione di progressivo peggioramento che si traduce in un ulteriore dato preoccupante: il consuntivo dei primi undici mesi dell'anno, con 1.452.973 targhe, torna in territorio negativo, segnando un -0,16%. Rispetto ai livelli pre-Covid, il gap è ora di quasi il 18%.
Stellantis. A novembre, il gruppo guidato fino a poche ore fa da Carlos Tavares conta 30.893 auto immatricolate, il 24,87% in meno rispetto a un anno fa. Contrastato l'andamento dei vari marchi, anche se a prevalere è il segno meno: -9,06% per Alfa Romeo (2.479 targhe), +7,5% per Citroën (4.629), -3,94% per DS (439), -41,74% per Fiat (8.794), -14,69% per Jeep (4.978), -79,69 per Lancia (812), -59,49% per Maserati (111), -12,54% per Opel (2.664) e +11,24% per Peugeot (5.987).
Gruppo Volkswagen. Per Wolfsburg, le immatricolazioni totali sono 21.599, pari a un aumento del 3,47%. Audi perde il 6,85% (5.276 registrazioni), Lamborghini il 4% (24) e Seat il 54,56% (663). Cupra guadagna il 16,36% (1.593), Skoda il 3,26% (3.362) e Volkswagen il 17,36% (10.681).
Renault. Il gruppo francese scende del 2,11% a quota 15.985 targhe mensili, di cui 8.778 per Dacia (-2,21%) e 7.207 per il marchio della Losanga (-2%).
Toyota. In forte crescita il gruppo delle Tre ellissi: le 11.788 immatricolazioni implicano un miglioramento del 13,1%. Il marchio Toyota segna un +10,71% (pari 11.170 unità), mentre la Lexus balza dell'85,03% (618 immatricolazioni).
BMW. Per il costruttore bavarese le registrazioni sono 7.520, il 3,82% in meno rispetto a un anno fa: il marchio BMW targa 6.447 vetture e guadagna il 4,3%, mentre la Mini, con 1.073 immatricolazioni, perde il 34,49%.
Ford e gruppo Hyundai. L'Ovale blu flette del 14,06%, fermandosi a 7.520 registrazioni. La Hyundai, con 4.155 targhe, scende del 10,57%, mentre la consociata Kia, con 3.794 immatricolazioni, perde l'1,3%.
Mercedes-Benz. Il costruttore di Stoccarda targa 4.579 vetture e registra un -17,55%: la Stella a tre punte subisce una contrazione del 10,74% (4.422) e la Smart del 73,83% (157).
Le altre asiatiche. Contrastate le altre Case giapponesi: -44,61% per Nissan (2.419), -5,21% per Suzuki (2.801), -5,81% per Mazda (1.215), 24,2% per Honda (661), +380% per Mitsubishi (192) e +1,2% per Subaru (254).
Premium e sportive. Tra i marchi del segmento premium, la Volvo registra 1.392 vetture, il 13,63% in più rispetto a un anno fa, e il gruppo Jaguar Land Rover 792 (-24,93%), di cui 39 per il marchio del Giaguaro (-65,49%) e 753 per il brand delle fuoristrada (-20,06%). In salita Polestar, con un +103,57% (57), mentre è in deciso calo la Tesla, con un -70,18% (808 elettriche immatricolate). Nel segmento delle sportive di lusso la Ferrari segna un +38,24% (47), la Porsche +0,49% (619).
Gli altri brand. Performance negativa per il gruppo DR, con un -24,25% (2.512 targhe). Tra i marchi di origine cinese, MG sale del 3,41% (3.185) e BYD del 1.058,33% (556). Omoda&Jaecoo passa da una vettura targata a 455, mentre Lynk & Co registra un -78,33% (39). Bene Eurasia Motor Company, con 126 registrazioni e un aumento del 7,69%.
La top ten. Non cambia nulla al vertice della classifica dei modelli più popolari: la Fiat Panda, con 6.645 unità, è sempre prima. In seconda posizione troviamo la Dacia Sandero (5.402) e in terza la Citroën C3 (3.991). Seguono, nell'ordine, Jeep Avenger (3.830), Toyota Yaris (3.418), Toyota Yaris Cross (3.099), Peugeot 208 (3.065), Volkswagen T-Roc (3.004), Renault Captur (2.729) e Renault Clio (2.643).
I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati risultano in calo del 6,5%, mentre il noleggio vede la componente di lungo termine peggiorare del 25,3% e quella di breve contrarsi del 25,8%. In forte flessione le società e gli enti, con -13,2%, mentre le autoimmatricolazioni perdono lo 0,7% (-3,4% l'uso privato e +47,9% l'uso noleggio).
Rallentano le Bev. La suddivisione per alimentazioni mostra un nuovo calo per elettriche: dopo il -12,7% di ottobre, le Bev segnano un -16,9%, per una quota in contrazione dal 5,6% al 5,3%. Non si ferma il momento negativo delle ibride plug-in: -31,8% e un peso che passa dal 4,1% al 3,1%. Si salvano le ibride non ricaricabili: con un -0,4% (+9,5% per le "full", -4,6% per le "mild"), passano dal 37,9% al 42,6% del mercato. Tra le motorizzazioni tradizionali, le auto a benzina scendono del 12,1%, per una quota in lieve peggioramento dal 27,7% al 27,4%, mentre le diesel perdono il 23,7% scendendo dal 14,7% al 12,6%. Il metano non registra nessuna immatricolazione e il Gpl subisce un calo del 18,8%, con la penetrazione che scende dal 9,8% al 9%.
La classifica delle elettriche. All'interno dell'aggregato delle sole elettriche, in cima troviamo la Dacia Spring (1.506 targhe), seguita da Tesla Model Y (552), Volvo EX30 (462), Citroën C3 (388), Tesla Model 3 (228), Fiat Nuova 500 (195), BMW iX1 (151), Audi Q4 e-tron (150), Kia EV3 (138) e Porsche Macan (133).
Emissioni. La CO2 media sale dello 0,8% a 118 g/km e cala dello 0,3% a 119,2 nel consuntivo dei primi undici mesi. A novembre sono state immatricolate 8.172 auto (6,5% del mercato) con emissioni inferiori ai 20 g/km e 2.304 vetture (1,8% del totale) nella fascia 21-60 g/km. Sono state invece 81.310 le registrazioni di modelli con CO2 compresa tra i 61 e i 135 g/km, pari al 64,6% del totale. Oltre a queste tre fasce, sono state targate anche 28.486 auto (pari al 22,6% del mercato) con emissioni di anidride carbonica tra i 136 e i 190 g/km, mentre i modelli con valori superiori ai 190 g/km sono 2.744 (2,2%).
Il commento dell'Unrae. L'Associazione delle Case estere si concentra su alcuni eventi degli ultimi giorni, tra cui la presentazione, da parte italiana, di un non-paper in cui si chiede la revisione dello stop alla vendita di auto termiche nel 2035, nonché misure per evitare le multe miliardarie attese nel 2025 e stabilite dai regolamenti comunitari. A tal proposito, il presidente dell'Unrae, Michele Crisci, auspica "che la transizione energetica diventi una priorità cruciale nei primi 100 giorni di attività della nuova Commissione europea: consumatori e imprese necessitano urgentemente di indicazioni immediate e certe per orientarsi in questa complessa fase di trasformazione".
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