"Mi esploderebbe la testa...". Jannik Sinner, lo schiaffone di Andrey Rublev

Non solo Nick Kyrgios o Andy Roddick, sul caso Clostebol con al centro Jannik Sinner — finito al Tas di Losanna, chiamato a esprimersi in merito sulla vicenda dopo il ricorso della Wada — si è espresso anche Andrey Rublev, che in una intervista all'Agence France Press ha detto: “Non puoi augurare a nessun giocatore di vivere una situazione del genere. Non riesco a immaginare lo stress o l'ansia che ha provato durante tutto questo tempo. (Sinner, ndr) Se l'è cavata molto bene, ha continuato a giocare al suo miglior livello ed è riuscito a dominare il circuito nonostante tutto vincendo titoli. È davvero impressionante". Poi un commento sulle regole antidoping attualmente in vigore nel circuito: "Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po' più comprensibile — ha aggiunto Rublev all'Afp — Nel tennis le regole sono rigidissime, più che in altri sport. Sento che ogni piccolo errore, anche se non intenzionale, può minacciare la carriera di chiunque”.   Sulla nuova stagione, il

"Mi esploderebbe la testa...". Jannik Sinner, lo schiaffone di Andrey Rublev

Non solo Nick Kyrgios o Andy Roddick, sul caso Clostebol con al centro Jannik Sinner — finito al Tas di Losanna, chiamato a esprimersi in merito sulla vicenda dopo il ricorso della Wada — si è espresso anche Andrey Rublev, che in una intervista all'Agence France Press ha detto: “Non puoi augurare a nessun giocatore di vivere una situazione del genere. Non riesco a immaginare lo stress o l'ansia che ha provato durante tutto questo tempo. (Sinner, ndr) Se l'è cavata molto bene, ha continuato a giocare al suo miglior livello ed è riuscito a dominare il circuito nonostante tutto vincendo titoli. È davvero impressionante".

Poi un commento sulle regole antidoping attualmente in vigore nel circuito: "Penso che il sistema antidoping dovrebbe essere un po' più comprensibile — ha aggiunto Rublev all'Afp — Nel tennis le regole sono rigidissime, più che in altri sport. Sento che ogni piccolo errore, anche se non intenzionale, può minacciare la carriera di chiunque”.

 

Sulla nuova stagione, il russo si dice “onestamente non preoccupato dei risultati di Jannik e Carlos — ha concluso — Conducono la propria vita, sono grandi giocatori e hanno dominato totalmente il 2024. Quindi spetta a loro preoccuparsi di come inizieranno il prossimo anno. Se dovessi preoccuparmi contemporaneamente per me e per loro, mi esploderebbe la testa".

 

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