Milano gioca la carta dell’entertainment. Le presentazioni della fashion week fanno leva sul fattore ‘show’

La fashion week milanese appena conclusa non potrà vantare un cospicuo numero di sfilate ma, a sorpresa, alcuni fashion brand hanno scelto di investire su eventi dal forte impatto spettacolare, riuscendo così a catturare l’attenzione degli invitati. Le collezioni maschili autunno/inverno 2025-26 sono così rimbalzate da smartphone a smartphone. Le aziende hanno compreso che una […]

Milano gioca la carta dell’entertainment. Le presentazioni della fashion week fanno leva sul fattore ‘show’
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La fashion week milanese appena conclusa non potrà vantare un cospicuo numero di sfilate ma, a sorpresa, alcuni fashion brand hanno scelto di investire su eventi dal forte impatto spettacolare, riuscendo così a catturare l’attenzione degli invitati. Le collezioni maschili autunno/inverno 2025-26 sono così rimbalzate da smartphone a smartphone. Le aziende hanno compreso che una Instagram story di pochi secondi può catturare l’attenzione non solo degli addetti ai lavori presenti ma anche del macro pubblico che scopre con curiosità presentazioni ed eventi a portata di swipe.

Tra le sfilate quella di Jordanluca resterà probabilmente nella storia della moda per l’inaspettata funzione matrimoniale che ha visto l’unione dei due fondatori Jordan BowenLuca Marchetto al termine del défilé. “È stato un emozionante momento di celebrazione dell’amore che ha visto Jordan e Luca scegliere Milano e la fashion week per celebrare insieme alla community della moda la loro unione”, ha commentato in una nota il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa. Le immagini e i video dello scambio degli anelli, del bacio tra i neo-sposi e del taglio della torta sono diventate, per una volta è il caso di dirlo senza rischiare di essere presuntuosi, virali, elargendo un ottimo riscontro mediatico a tutta la manifestazione.

Presentazione di Paul & Shark

Sul fronte della presentazioni, invece, la musica dal vivo e la danza sono state un fil rouge di molte maison del lusso così come di alcuni marchi emergenti. GR10K ha scelto l’aula principale della scuola interpreti e traduttori Altiero Spinelli per riflettere sulla chanson del XV secolo, eseguita da un gruppo di 12 studenti di canto classico. Il drone vocale non lineare ha mescolato il repertorio di Clément Janequin con le chanson popolari europee. Il format scelto da Brioni ha riecheggiato il fascino delle prime sfilate della maison del gruppo Kering, mescolando moda e danza contemporanea. Morbidi come una seconda pelle, gli abiti sono stati indossati dal corpo di ballo intento ad eseguire la coreografia ideata da Julie Bruyère nelle sale di Palazzo Serbelloni. La danza è stata protagonista anche a Palazzo Durini durante l’evento di Corneliani, due ballerini si sono esibiti a pochi passi dai modelli. Mordecai ha allestito una performance basata sul movimento collettivo, sottolineando il dinamismo del marchio fondato da Ludovico Bruno. Federico Cina ha reso omaggio ai propri ricordi personali mettendo in scena alcune scene di quotidianità familiare all’interno della nuova Fondazione Sozzani, in linea con la narrazione emotiva che lo contraddistingue sin dagli esordi. Jacob Cohën ha scelto il Teatro Girolamo per ricreare il set di un film facendo interpretare ai modelli i ruoli chiave del cinema, dagli attori al macchinista fino a sceneggiatori e truccatori.

Fay ha allestito una mostra dedicata dedicata a Michael Avedon, esponendo gli scatti del fotografo ai modelli presenti in una delle location più amate del fashion world milanese, La Pelota. Paul & Shark, con la collaborazione di Egalité, ha dato vita alla propria boulangerié offrendo la colazione agli durante la presentazione della collezione ‘Riviera Deauville’. Sul versante sportivo Blauer ha esposto un’auto da corsa con ruote Pirelli per celebrare la presentazione della capsule in collaborazione con il colosso della gomma, facendo leva sulla diffusa passione per le quattro ruote. Una fashion week breve ma non statica.

Matrimonio di Jordan Bowen e Luca Marchetto

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