"Misuravi il livello con la lingua?". Littizzetto furiosa, come umilia Tavares
Lei, torinese figlia di operaio Fiat, ha la voce rotta, commossa. Luciana Littizzetto è quasi sul punto di piangere ma per fortuna la sua “letterina” a Carlos Tavares, ex ad di Stellantis, è appena conclusa. C'è poco da ridere, stavolta. La letterina della storica spalla di Fabio Fazio a Che tempo che fa, sul Nove strappa un sorriso solo per l'incipit: «Caro Tavares, Carlos caro, quanto mai caro visto il tuo stipendio. Valvassore dello spinterogeno, ciambellano del freno a mano e gran duca ruotino di scorta. Ex ad di Stellantis e della buonanima di FCA. Immagino futuro ad di CLCZO». Poi passa in rassegna i fallimenti della gestione del supermanager portoghese («Ti hanno mandato via, come Madonia a Ballando con le stelle. Per te si prospetta un Natale di stenti, ti daranno forse 36 milioni e mezzo di buonuscita. Praticamente il Pil del Belize»). E rimarcala differenza con il glorioso passato, quello dei “Kennedy d'Italia”. «Ai tempi di Valletta un dirigente Fiat prendeva 25 volte lo st
Lei, torinese figlia di operaio Fiat, ha la voce rotta, commossa. Luciana Littizzetto è quasi sul punto di piangere ma per fortuna la sua “letterina” a Carlos Tavares, ex ad di Stellantis, è appena conclusa. C'è poco da ridere, stavolta. La letterina della storica spalla di Fabio Fazio a Che tempo che fa, sul Nove strappa un sorriso solo per l'incipit: «Caro Tavares, Carlos caro, quanto mai caro visto il tuo stipendio. Valvassore dello spinterogeno, ciambellano del freno a mano e gran duca ruotino di scorta. Ex ad di Stellantis e della buonanima di FCA. Immagino futuro ad di CLCZO».
Poi passa in rassegna i fallimenti della gestione del supermanager portoghese («Ti hanno mandato via, come Madonia a Ballando con le stelle. Per te si prospetta un Natale di stenti, ti daranno forse 36 milioni e mezzo di buonuscita. Praticamente il Pil del Belize»). E rimarcala differenza con il glorioso passato, quello dei “Kennedy d'Italia”. «Ai tempi di Valletta un dirigente Fiat prendeva 25 volte lo stipendio di un operaio. Tu prendi lo stipendio di un operaio ma al minuto. Mi spieghi cosa facevi per guadagnare così tanti soldi? Misuravi il livello dell'olio con la lingua? Facevi i crash test al posto dei manichini?».
La critica si allarga: «Oggi se chiedi a un manager di Stellantis che cos'è Torino ti risponde che è un agglomerato di case sotto le Alpi con in mezzo un imbuto rovesciato con la punta alta. Giuànin, come noi chiamavamo Gianni Agnelli, con le sue luci e le sue ombre, amava molto la sua azienda e quando ci fu il terrorismo non ha mai lasciato Torino. Ecco, quei giorni lì, pensare che la fabbrica sia più di un fatturato, ci mancano un po'. Ma è da anni che voi l'Italia l'avete proprio dimenticata. Ci avete messo un punto. Anzi, una Punto».
La letterina di Luciana Littizzetto per Tavares #CTCF pic.twitter.com/r2374M3nVy — Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) December 8, 2024
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