Monfalcone, l'uso del niqab in classe e il nodo integrazione. Valditara: "Serve una legge"
Sta facendo discutere il caso dell'istituto superiore “Sandro Pertini” di Monfalcone, dove alcune studentesse islamiche indossano il niqab (il velo integrale) a lezione e lo sollevano solamente per il riconoscimento in una stanza appartata. La polemica è scoppiata perché, accettando che le studentesse indossino l'indumento che lascia scoperti solo gli occhi, non si può parlare di integrazione. Sulla vicenda si è ora espresso anche il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: "Condivido il messaggio del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Marina Terragni, a proposito dell'uso del niqab da parte di alcune studentesse di una scuola di Monfalcone", ha dichiarato per esordire. "La scuola - ha puntualizzato Valditara - deve essere un luogo di vera integrazione, di relazioni umane solide e trasparenti, di valorizzazione della dignità della persona, un luogo in cui ragazze e ragazzi siano liberi di crescere armoniosamente". Il ministro ha poi voluto fare una precis
Sta facendo discutere il caso dell'istituto superiore “Sandro Pertini” di Monfalcone, dove alcune studentesse islamiche indossano il niqab (il velo integrale) a lezione e lo sollevano solamente per il riconoscimento in una stanza appartata. La polemica è scoppiata perché, accettando che le studentesse indossino l'indumento che lascia scoperti solo gli occhi, non si può parlare di integrazione. Sulla vicenda si è ora espresso anche il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: "Condivido il messaggio del Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Marina Terragni, a proposito dell'uso del niqab da parte di alcune studentesse di una scuola di Monfalcone", ha dichiarato per esordire.
"La scuola - ha puntualizzato Valditara - deve essere un luogo di vera integrazione, di relazioni umane solide e trasparenti, di valorizzazione della dignità della persona, un luogo in cui ragazze e ragazzi siano liberi di crescere armoniosamente". Il ministro ha poi voluto fare una precisazione e spiegare che "non si deve tuttavia caricare la scuola di responsabilità che non le competono. Senza una legge che riveda la normativa vigente non si può chiedere a dirigenti scolastici e docenti più di quanto ha fatto la preside della scuola di Monfalcone", ha chiosato.
Sul caso di Monfalcone, "così come su tutti i casi relativi alla questione femminile nell'Islam che emergono sempre più numerosi in Italia e in Europa, c'è chi continua a confondere l'inclusione con la segregazione e l'integrazione con la sottomissione. È necessario invece ribadire con fermezza che, nel nostro Paese e nell'Unione Europea, libertà individuale e uguaglianza tra uomo e donna sono valori fondamentali, non negoziabili", ha invece tuonato l'europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi.
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