Montesano: il governo per le donne, il femminicidio diventa un reato autonomo punito con l'ergastolo

Il Consiglio dei ministri dura meno di un'ora. Tanti ne bastano per approvare un provvedimento che Eugenia Roccella, ministro perla Famiglia e le Pari opportunità, alla fine della riunione di Palazzo Chigi definisce una «novità dirompente». Ovvero l'introduzione, nel codice penale e come reato autonomo, del delitto di femminicidio, che sarà punito con l'ergastolo. Una «sterzata nella lotta a questa intollerabile piaga», aggiunge poco dopo con un messaggio la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che significativamente arriva alla vigilia della Festa della donna dell'8 marzo a marcare, anche a livello simbolico, «un altro passo avanti nell'azione di sistema per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime». Norme, rivendica la premier, «che abbiamo fortemente voluto». Roccella è uno dei ministri che firma l'articolato, cui adesso manca solo il via libera del ministero dell'Economia per iniziare il cammino parlamentare. È lei che alla fine del

Montesano: il governo per le donne, il femminicidio diventa un reato autonomo punito con l'ergastolo

Il Consiglio dei ministri dura meno di un'ora. Tanti ne bastano per approvare un provvedimento che Eugenia Roccella, ministro perla Famiglia e le Pari opportunità, alla fine della riunione di Palazzo Chigi definisce una «novità dirompente». Ovvero l'introduzione, nel codice penale e come reato autonomo, del delitto di femminicidio, che sarà punito con l'ergastolo.

Una «sterzata nella lotta a questa intollerabile piaga», aggiunge poco dopo con un messaggio la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che significativamente arriva alla vigilia della Festa della donna dell'8 marzo a marcare, anche a livello simbolico, «un altro passo avanti nell'azione di sistema per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime». Norme, rivendica la premier, «che abbiamo fortemente voluto».

Roccella è uno dei ministri che firma l'articolato, cui adesso manca solo il via libera del ministero dell'Economia per iniziare il cammino parlamentare. È lei che alla fine del Cdm apre la conferenza stampa per presentare le novità che anche i suoi colleghi giudicano rivoluzionaria. Il Guardasigilli, Carlo Nordio, in collegamento parla di «risultato epocale»; il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, di «momento storico».

 

I NUMERI

Del resto, ricorda il ministro delle Riforme istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, «nel 2024 le donne vittime di femminicidio sono state 99 e nel solo mese di gennaio di quest'anno si registrano già 3 casi, quindi parliamo di una vera e propria mattanza che va fermata». Un «bollettino di guerra» che Piantedosi implementa ricordando i 2.746 ammonimenti per stalking e revenge porn (cresciuti del 44% rispetto al 2023), i 5.858 avvertimenti per i casi di violenza in ambito domestico (in questo caso l'incremento è addirittura del 126%), i 415 arresti in flagranza differita e i 5.700 braccialetti elettronici utilizzati.

Il provvedimento del governo, un disegno di legge, è composto da sette articoli. Il cuore del ddl è l'introduzione, nel codice penale, di una nuova fattispecie di reato: il “femminicidio”, appunto. Ovvero un omicidio «commesso come atto di discriminazione odi odio» verso una persona «in quanto donna», per «reprimere l'esercizio dei suoi diritti», delle sue «libertà» o, comunque, della sua «personalità». In questo caso, partendo da quanto il codice penale prevede per l'omicidio doloso (21 anni di reclusione, articolo 575), scattano le aggravanti che portano la pena al livello più elevato: l'ergastolo.

Non a caso il nuovo articolo del codice introdotto dall'intervento governativo è il 577-bis, che segue il 577 dove sono illustrate le circostanze aggravanti che condannano chi commette un omicidio al carcere a vita.

Da questo discendono una serie di interventi che rafforzano sia la tutela per le vittime anche di un tentato femminicidio, sia le pene per i cosiddetti “reati spia”: maltrattamenti, lesioni personali, stalking e revenge porn. Sul primo fronte, ad esempio, l'articolo 5 prevede che il capo della procura possa revocare l'assegnazione del fascicolo al sostituto procuratore competente se il magistrato, «entro il termine di tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato», non ascolta la persona offesa o chi ha presentato la denuncia nei casi di “codice rosso”. Insomma, il titolare del fascicolo deve sentire la vittima senza affidarsi alla delega della polizia giudiziaria. Il magistrato, inoltre, «in ragione delle materie trattate» sarà obbligato ad affinare le proprie «competenze specifiche» frequentando «almeno un corso» tra quelli organizzati dalla scuola superiore della magistratura.

 

TUTELARE LE VITTIME

Altra tutela per la vittima, o i parenti della vittima in caso di decesso, è il diritto di essere avvisata dell'uscita dal carcere dell'autore condannato, magari in seguito alla concessione di misure premiali (che peraltro subiscono una stretta). Così come il diritto di fornire il parere, seppure non vincolante, in caso di patteggiamento per i reati da “codice rosso”.Quanto alla parte repressiva, c'è l'aumento della pena - da un terzo alla metà - per il reato di maltrattamenti, e quello da un terzo a due terzi per stalking e revenge porn se questi sono commessi con l'aggravante della discriminazione o dell'odio di genere.

Per i reati da “codice rosso”, poi, scatta la presunzione di “adeguatezza” per l'applicazione all'imputato - da parte del giudice- della misura della custodia cautelare in carcere o degli arresti domiciliari. La mossa del governo - il «passo avanti dirompente», come lo definisce il senatore di Noi Moderati Mariastella Gelmini - ha l'effetto di stroncare sul nascere le tradizionali polemiche dell'opposizione in vista dell'8 marzo. Il Pd è costretto a parlare di «utile passo avanti», Azione si dice pronta a sostenere l'iniziativa di Palazzo Chigi mentre ad Avs non resta che derubricare le norme ad «atto dovuto».

Qual è la vostra reazione?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow