Musk? "Tutto deciso: un figlio de mign***ta": la tragica figura di Pd e sinistra su Mattarella

Crisi isterica su Elon Musk. "La giornata di ieri si è aperta con la teoria di annunci dei vipponi". Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", la rassegna scorrettissima di oggi, passa in rassegna le varie forme di "Resistenza" della sinistra radical chic contro Mister X.  C'è l'imbarazzo della scelta, ironizza il direttore editoriale di Libero: "A. Me ne vado da Twitter, vaffan***o. B. Resto su Twitter ma non posto più. C. Resto su Twitter ma Musk è un tiranno. Spoiler: in tutti e tre i casi a Musk non gliene frega niente però la scena è stata occupata da Piero Pelù, seguito da Elio e le Storie tese, Vinicio Marchioni, Milena Gabanelli, il baffone Sandro Ruotolo. Voi immaginate la preoccupazione di Musk per il baffone Ruotolo e lo spelacchiato Pelù. Ma fin qui è folklore". Il problema, prosegue Capezzone, è che "a un certo punto della giornata è arrivato Re Sergio", con la nota durissima di Mattarella, "che ha ripetuto che l'Italia sa badare a se stessa, con le stesse parole usa

Musk? "Tutto deciso: un figlio de mign***ta": la tragica figura di Pd e sinistra su Mattarella

Crisi isterica su Elon Musk. "La giornata di ieri si è aperta con la teoria di annunci dei vipponi". Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", la rassegna scorrettissima di oggi, passa in rassegna le varie forme di "Resistenza" della sinistra radical chic contro Mister X. 

C'è l'imbarazzo della scelta, ironizza il direttore editoriale di Libero: "A. Me ne vado da Twitter, vaffan***o. B. Resto su Twitter ma non posto più. C. Resto su Twitter ma Musk è un tiranno. Spoiler: in tutti e tre i casi a Musk non gliene frega niente però la scena è stata occupata da Piero Pelù, seguito da Elio e le Storie tese, Vinicio Marchioni, Milena Gabanelli, il baffone Sandro Ruotolo. Voi immaginate la preoccupazione di Musk per il baffone Ruotolo e lo spelacchiato Pelù. Ma fin qui è folklore".

Il problema, prosegue Capezzone, è che "a un certo punto della giornata è arrivato Re Sergio", con la nota durissima di Mattarella, "che ha ripetuto che l'Italia sa badare a se stessa, con le stesse parole usate con la ministra francese che chiedeva di vigilare sui diritti civili nel nostro Paese".

A onor del vero, Musk "non solo non è ancora un membro del governo americano ma mai lo sarà, sarà un consulente. Il Dipartimento all'efficienza che andrà a guidare, si legge nella nota di Trump, darà consigli da fuori". Ma nel frattempo a sinistra "si sono spellati le mani per applaudire Mattarella, al grido 'Via il puzzone', 'A morte Musk'... Per inciso, non si è trovato un solo esponente di centrodestra che abbia difeso il buon diritto di Musk a dire la sua e fare una critica ai magistrati italiani senza fare la premessa 'Mattarella ha ragione'. Voi capite bene, la formula che sta diventando lo slogan di questa rassegna, 'Ma dove caz***o vogliamo andare?', si impone anche oggi".

Dopo il contatto con Meloni, Musk ha espresso rispetto per il presidente ma conferma il diritto a esprimere le sue opinioni in base al Primo Emendamento della Costituzione americana. "Peraltro ha anche ricordato che in occasione dell'alluvione in Emilia Romagna nel 2023 ha fornito assistenza, però tanto tutti hanno stabilito che è un figlio de 'na mign***ta e si va avanti così. E oggi i corazzieri sono tutti schierati, dal capo Breda sul Corriere della Sera al Foglio, Avvenire, la Stampa con Sorgi. Non manca nessuno".

Altro fatto di giornata, più grave e serio: "Quel Pd che fino a 5 minuti prima su Musk era diventato improvvisamente sovranista dopo aver supportato le risatine di Merkel e Sarkozy, Obama che dice 'votate per il referendum di Renzi' e le frustate di Moscovici, Juncker e Dombrovskis, oplà, quando si tratta di stabilire che fare del candidato italiano alla vicepresidenza e alla Commissione sembra ormai chiaro che i democratici diranno no a Raffaele Fitto".

 

 

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