Nadia Terranova: è importante che la religione e l'arte trovino dei punti di contatto

Ai media vaticani parla la scrittrice messinese, l'ultimo romanzo "Quello che so di te" (Guanda), che avrebbe dovuto partecipare all'incontro con il Papa a Cinecittà. "Credo in una memoria creatrice, sprigionatrice di futuro. Non qualcosa che ingabbia, ma che libera, costruisce, potenzia", confida. E sul rapporto tra i più giovani e i libri, scardina qualche luogo comune: "I ragazzi leggono molto, più degli adulti, se ben stimolati. È la mia generazione che ha smesso e non dà più nessun esempio" Leggi Tutto  

Nadia Terranova: è importante che la religione e l'arte trovino dei punti di contatto

Ai media vaticani parla la scrittrice messinese, l'ultimo romanzo "Quello che so di te" (Guanda), che avrebbe dovuto partecipare all'incontro con il Papa a Cinecittà. "Credo in una memoria creatrice, sprigionatrice di futuro. Non qualcosa che ingabbia, ma che libera, costruisce, potenzia", confida. E sul rapporto tra i più giovani e i libri, scardina qualche luogo comune: "I ragazzi leggono molto, più degli adulti, se ben stimolati. È la mia generazione che ha smesso e non dà più nessun esempio"

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