Napoli si ribella a Saviano: lo striscione contro Gomorra

Come diceva il grande Totò: «Ogni limite ha una pazienza». E quella dei cittadini perbene è finita ieri mattina, quando all'ingresso di uno dei tanti vicoli che portano ai Quartieri Spagnoli sono comparsi due striscioni. Il primo recita: «Speculative riprese, imperdonabili offese». E il secondo: «Ciak si gira, sempre Napoli di mira». Le rime baciate saranno pur traballanti, ma è il significato che conta: gli abitanti di uno dei rioni storicamente più infiltrati dalla camorra non vogliono più saperne di Roberto Saviano e della sua epopea omerica con Genny Savastano e Ciro Di Marzio. Che non sono mica Ettore e Achille, ma più modestamente la rappresentazione disperata e disperante della camorra partenopea declinata in salsa Sky Studios-Cattleya. «Jatevenne, nun ve vulimm cchiu», urlano in dialetto i profili Facebook sotto un video che, in poche ore, ha raccolto centinaia di apprezzamenti. A parlare è un improvvisato portavoce dei Quartieri Spagnoli, Massimo Grillo. Che spiega: «Si vocif

Napoli si ribella a Saviano: lo striscione contro Gomorra

Come diceva il grande Totò: «Ogni limite ha una pazienza». E quella dei cittadini perbene è finita ieri mattina, quando all'ingresso di uno dei tanti vicoli che portano ai Quartieri Spagnoli sono comparsi due striscioni. Il primo recita: «Speculative riprese, imperdonabili offese». E il secondo: «Ciak si gira, sempre Napoli di mira». Le rime baciate saranno pur traballanti, ma è il significato che conta: gli abitanti di uno dei rioni storicamente più infiltrati dalla camorra non vogliono più saperne di Roberto Saviano e della sua epopea omerica con Genny Savastano e Ciro Di Marzio. Che non sono mica Ettore e Achille, ma più modestamente la rappresentazione disperata e disperante della camorra partenopea declinata in salsa Sky Studios-Cattleya.

«Jatevenne, nun ve vulimm cchiu», urlano in dialetto i profili Facebook sotto un video che, in poche ore, ha raccolto centinaia di apprezzamenti. A parlare è un improvvisato portavoce dei Quartieri Spagnoli, Massimo Grillo. Che spiega: «Si vocifera che la serie tv Gomorra voglia fare delle riprese ai Quartiere Spagnoli. (...) I casting sono ammessi per i ragazzi dai quindici ai diciotto anni».

Una rete a strascico gettata in un mare di povertà e illusione. «Ci abbiamo messo una vita intera per avere un po' di cultura nel rione», continua Grillo. «Questi ragazzi (...) devono andare a scuola. Non devono andare a fare i casting per Gomorra». Difficile dargli torto considerati pure i precedenti che han visto reclutati boss, spacciatori, estorsori e mezzi malavitosi per recitare nella fiction e nel film omonimo, come raccontato da Libero nelle scorse settimane a commento dell'ennesimo arresto di un attore “sgomorrato” (...)

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