Nell'ultimo anno sono aumentati gli omicidi, le rapine e i reati digitali
AGI - I reati commessi in Italia nel 2023 sono stati 2.341.574, in aumento del 3,8% rispetto all'anno precedente e dell'1,7% rispetto al 2019 (l'anno prima del Covid). Lo rileva il Censis nel suo 58esimo rapporto sulla situazione sociale del Paese, sottolineando che, tra i reati aumentati di più, ci sono quelli violenti: gli omicidi volontari (341 nel 2023), i tentati omicidi (1.033), le rapine (28.067), nonché quelli compiuti tra le mura domestiche. Aumentano anche i reati digitali: 302.020 truffe e frodi informatiche nel 2023 (+42,4% dal 2019 e +10,3% nell'ultimo anno). Le grandi aree metropolitane sono ai vertici della graduatoria della criminalità: Milano è al primo posto, con 70,9 reati ogni mille abitanti nel 2023. Seguono Roma e Firenze, con rispettivamente 60,7 e 60,5 casi ogni mille abitanti. Dal 2019 al 2023 la criminalità è aumentata soprattutto a Roma (+16,7% di reati), Torino (+7,6%), Milano (+4,9%) e Napoli (+4,8%). La provincia di Lodi è però quella in cui si osserva il
AGI - I reati commessi in Italia nel 2023 sono stati 2.341.574, in aumento del 3,8% rispetto all'anno precedente e dell'1,7% rispetto al 2019 (l'anno prima del Covid). Lo rileva il Censis nel suo 58esimo rapporto sulla situazione sociale del Paese, sottolineando che, tra i reati aumentati di più, ci sono quelli violenti: gli omicidi volontari (341 nel 2023), i tentati omicidi (1.033), le rapine (28.067), nonché quelli compiuti tra le mura domestiche. Aumentano anche i reati digitali: 302.020 truffe e frodi informatiche nel 2023 (+42,4% dal 2019 e +10,3% nell'ultimo anno). Le grandi aree metropolitane sono ai vertici della graduatoria della criminalità: Milano è al primo posto, con 70,9 reati ogni mille abitanti nel 2023. Seguono Roma e Firenze, con rispettivamente 60,7 e 60,5 casi ogni mille abitanti. Dal 2019 al 2023 la criminalità è aumentata soprattutto a Roma (+16,7% di reati), Torino (+7,6%), Milano (+4,9%) e Napoli (+4,8%). La provincia di Lodi è però quella in cui si osserva il maggiore incremento relativo (+21,1%).
Aumentano i casi di stalking e violenze in famiglia
Gli atti persecutori sono aumentati del 21,6% tra il 2019 e il 2023 e del 4,6% nell'ultimo anno, i maltrattamenti nei confronti di familiari o conviventi rispettivamente del 21,2% e del 2,8%. Lo rileva il Censis nel 58esimo sulla situazione sociale del Paese, osservando che, dei 341 omicidi volontari compiuti nel 2023, ben 147 (pari al 43,1% del totale) sono omicidi domestici, avvenuti tra soggetti appartenenti alla stessa famiglia, e 96 hanno vittime di sesso femminile. A settembre del 2024, però, gli omicidi in ambito familiare commessi dall'inizio dell'anno erano 99, contro i 109 dello stesso periodo dell'anno precedente. Nel 2023, si legge ancora nel dossier, sono stati commessi 19.538 atti persecutori, 25.260 maltrattamenti contro familiari e conviventi e 6.231 violenze sessuali: reati che almeno nel 75% dei casi hanno le donne come vittime. Nei primi 6 mesi dell'anno in corso gli atti persecutori sono stati 8.592 (con il 74% di vittime donne), i maltrattamenti 12.424 (l'81% contro donne), le violenze sessuali 2.923 (con il 91% di vittime di genere femminile).
Aumentano anche le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa e dei divieti di avvicinamento: 2.575 violazioni nel 2023 e 1.540 nei primi 6 mesi del 2024. Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o contenuti video sessualmente espliciti, sono stati 1.405 i casi registrati nel 2023 e 698 nei primi 6 mesi del 2024. I reati di genere - sottolinea il Censis - alimentano la paura delle donne: l'80,2% è guardinga con gli sconosciuti, il 61,2% evita di indossare accessori preziosi quando esce di casa, il 52,0% evita determinati quartieri della città, il 42,6% non esce da sola dopo il tramonto, il 41,4% ha paura di tornare a casa da sola di sera, il 26,9% segnala ai parenti la propria localizzazione attraverso i dispositivi digitali.
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