New York, il fascino della storia raccontato da Le seduttrici

La serie di incontri vuole analizzare le storie di figure come Cleopatra e Madame de Pompadour, mostrando come queste donne abbiano sfruttato il fascino per cambiare la propria condizione, accedere al potere e contribuire alla cultura e alla politica delle loro epoche

Giovedì sera, 23 gennaio, a New York è iniziata una serie di incontri organizzati dal Patronato ACLI USA dal titolo Le seduttrici. Il primo appuntamento si è tenuto in una sala al 32 di Prince Street e ha visto la partecipazione di un pubblico interessato ad approfondire la figura delle donne che, nel corso della storia, hanno usato la seduzione come strumento per influenzare il proprio tempo. L’idea è stata sviluppata da Stefano Marruso, direttore nazionale del Patronato ACLI USA, e si concentra sul valore sociale e culturale della seduzione, superando i cliché che la riducono a mera vanità.

La seduzione non è mai stata solo frivolezza. Dietro c’è un mondo fatto di cultura, intelligenza e capacità di leggere le dinamiche sociali. La serie di incontri vuole analizzare le storie di figure come Cleopatra e Madame de Pompadour, mostrando come queste donne abbiano sfruttato il fascino per cambiare la propria condizione, accedere al potere e contribuire alla cultura e alla politica delle loro epoche. Marruso ha spiegato che lo scopo del progetto è anche attualizzare questi esempi, per riflettere sul significato moderno della seduzione.

La serata inaugurale ha alternato racconti storici e spunti di riflessione. Marruso, che nella sua carriera ha lavorato tra Milano, Londra e Shanghai, ha sottolineato che il progetto si propone di sfidare le idee preconcette: «Sviluppare l’arte della seduzione significa concentrarsi su valori come il savoir-faire, la convivialità e l’attenzione agli altri». Non si tratta quindi di una semplice abilità, ma di un insieme di competenze che hanno avuto un impatto significativo nella storia.

Il format dell’evento prevede anche uno spazio per il dialogo con il pubblico, che giovedì ha accolto con curiosità e interesse le storie raccontate. Gli organizzatori sperano di attrarre un pubblico diversificato, non solo interessato alle biografie storiche ma anche a capire come queste figure abbiano usato le proprie capacità per influenzare le società in cui vivevano.

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