Nice Brand Lab (Nice Footwear) consolida la strategia nel 2025
Nice Footwear continua il suo percorso di crescita e consolidamento. A renderlo possibile è ora anche Nice Brand Lab, la nuova unit dell’azienda calzaturiera padovana interamente dedicata alla distribuzione dei marchi propri e in licenza, forte – spiega a Pambianconews Bruno Conterno, founder e CEO di Nice Footwear – “della reputation costruita sul gruppo”. Uno […]
Nice Footwear continua il suo percorso di crescita e consolidamento. A renderlo possibile è ora anche Nice Brand Lab, la nuova unit dell’azienda calzaturiera padovana interamente dedicata alla distribuzione dei marchi propri e in licenza, forte – spiega a Pambianconews Bruno Conterno, founder e CEO di Nice Footwear – “della reputation costruita sul gruppo”.
Uno dei recenti passi più rilevanti è stata l’evoluzione della partnership con Lyle & Scott, marchio per il quale l’azienda ha di recente ottenuto la licenza e la distribuzione a livello europeo. “Abbiamo firmato da poco la licenza. Sicuramente un grande passo per noi”, sottolinea Conterno. Dopo aver gestito la distribuzione delle calzature del brand scozzese sul mercato italiano, l’azienda ha infatti acquisito anche la licenza europea per la distribuzione e realizzazione delle collezioni.
Un importante traguardo è rappresentato anche dalla collaborazione con la britannica Pentland Group, con cui Nice Footwear ha rafforzato la partnership guardando a Ellesse, che, presente all’edizione 107 di Pitti Uomo, prevede grandi novità. “Siamo diventati global partner di Pentland, e la collaborazione con Ellesse è diventata sicuramente molto più importante anche per noi. Con la prossima primavera/estate 2026 abbiamo in cantiere un importante progetto per il brand, che include rebranding, riposizionamento e investimenti da parte della proprietà”, aggiunge Alessandro Perletti, brand manager di Nice Brand Lab.
Per quanto riguarda i risultati finanziari, il 2024 del gruppo si è chiuso con un fatturato di circa 45 milioni di euro. Tuttavia, il dato esatto è ancora in via di definizione a causa delle recenti acquisizioni. “Siamo un po’ in difficoltà nel dire la chiusura del 2024 perché in realtà è stata fatta proprio a cavallo delle nuove acquisizioni. Sicuramente il dato esatto lo avremo più avanti. Mentre possiamo dire di aver chiuso la semestrale con una crescita double digit”, chiarisce il CEO facendo riferimento ai calzaturifici veneti Corrado Maretto e Dyva, entrati nell’orbita di Nice Footwear solo lo scorso ottobre con l’obiettivo di proseguire il suo piano di sviluppo nell’ambito della produzione made in Italy nell’alto di gamma.
“Le nuove acquisizioni rafforzano ovviamente tutta la capacità produttiva, ma anche un po’ la brand reputation dell’azienda. Il fatto di cooperare con marchi del lusso a livello mondiale ci aiuta a trasferire questo know-how nelle operazioni che facciamo noi”. E nonostante le opportunità di crescita internazionale, l’azienda punta al consolidamento piuttosto che all’espansione in nuovi mercati. “Non è qualcosa che stiamo valutando al momento. Ne abbiamo già tanti!”, commenta il manager, aggiungendo che “si sta parlando con i marchi esteri di cooperare anche al di fuori dell’Europa, ma c’è già tanto da fare”. Il focus, dunque, è sulla solidità del gruppo: “In un momento dove tutti ‘tirano indietro’ (facendo riferimento al generale momento di stallo dell’intero settore, ndr), già consolidare è una strategia importante”.
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