Nike rilancia sullo sportswear femminile con Skims. Nasce il brand NikeSkims

Nike torna a giocare in coppia. Il numero uno dello sportswear mondiale ha deciso di affidarsi allo spirito imprenditoriale di Kim Kardashian per il lancio di NikeSkims, il nuovo brand nato dalla collaborazione con Skims, l’etichetta di shapewear co-fondata dall’imprenditrice e celebrity americana nel 2019. L’operazione, volta a rafforzare la posizione di Nike nel segmento […]

Nike rilancia sullo sportswear femminile con Skims. Nasce il brand NikeSkims
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Nike torna a giocare in coppia. Il numero uno dello sportswear mondiale ha deciso di affidarsi allo spirito imprenditoriale di Kim Kardashian per il lancio di NikeSkims, il nuovo brand nato dalla collaborazione con Skims, l’etichetta di shapewear co-fondata dall’imprenditrice e celebrity americana nel 2019. L’operazione, volta a rafforzare la posizione di Nike nel segmento dell’abbigliamento sportivo femminile dopo il ritorno del veterano Elliott Hill (attuale CEO dopo l’uscita di John Donahoe), rappresenta un’eccezione nella storia del brand: per la prima volta, il player di Beaverton collaborerà con un’azienda esterna per lanciare un nuovo marchio.

A quarant’anni dall’inizio della storica partnership con Michael Jordan – una delle collaborazioni più redditizie nella storia dell’intero settore – il progetto mira, come dichiarato al New York Times da Heidi O’Neill, presidente della divisione consumer, prodotto e brand di Nike, a “servire le donne affinché possano sentirsi forti e sexy”, oltre che a dare un forte impulso alle vendite, ancora in calo nell’ultima trimestrale. “Si tratta di un connubio straordinario tra prodotti performanti – testati e ispirati dagli atleti – e l’eccezionale attenzione di Skims alle forme del corpo femminile e all’inclusività”, ha sottolineato O’Neill.

A guardare i numeri, non sorprende il lancio del progetto. Nel 2023, il marchio di Kim Kardashian (che di recente ha collaborato con marchi come The North FaceDolce&Gabbana e Fendi) era sulla buona strada per superare il miliardo di dollari di fatturato, con un tasso di crescita del 100%, e prevedeva di chiudere l’anno con un netto di circa 750 milioni di dollari (oltre 684 milioni di euro), in forte aumento rispetto ai quasi 500 milioni del 2022. La sua valutazione ha raggiunto quota 4 miliardi di dollari.

Ma tornando a NikeSkims, l’obiettivo è quello di proporre una shapewear pensata appositamente per l’allenamento, con innovazioni sviluppate esclusivamente per il marchio. Un brand quindi che, per tessuti e performance, distinguerà dall’abbigliamento più ‘quotidiano’ di Skims, offrendo un mix di tecnicità e design inclusivo pensato per lo sport.

Questa partnership, riporta Reuters, dovrebbe dare a Nike una spinta importante nel settore dell’athleisure femminile, mentre l’azienda punta al proprio rilancio tornando alle sue radici nello sport. Anche perché attualmente oltre la metà delle vendite di Nike proviene dal settore maschile. “Il business dell’abbigliamento femminile sta crescendo più velocemente e ha un maggiore potenziale di crescita in futuro. Nike ha perso questa opportunità, che invece Lululemon ha saputo sfruttare negli ultimi 10-15 anni”, ha dichiarato, come si legge sull’agenzia di stampa, l’analista di Morningstar David Swartz.

“Negli ultimi cinque anni, Skims ha ridefinito il panorama dell’abbigliamento intimo e casual, sostenendo l’inclusività e la fiducia. Ora, collaborando con Nike, il leader indiscusso delle prestazioni atletiche e dell’innovazione, siamo pronti a creare un nuovo standard nel mercato dell’abbigliamento sportivo”, ha commentato in una nota pubblicata sui social Jeans Grade, CEO e co-founder del marchio.

“Nike e Skims condividono un profondo impegno per l’innovazione, l’inclusività e il superamento dei limiti, guidato da una ferma convinzione nel potere delle donne – ha aggiunto Kim Kardashian -. Questa partnership è la realizzazione di quella visione comune, dando vita a prodotti meticolosamente progettati per scolpire e garantire prestazioni per ogni tipo di corpo. Ogni singolo dettaglio è stato studiato con estrema cura e attenzione. Siamo entusiasti di svelare la nostra prima collezione questa primavera.”

Nel frattempo Nike ha chiuso il secondo trimestre con risultati in calo, ma in miglioramento rispetto alle aspettative degli analisti. Nel quarter conclusosi lo scorso 30 novembre, il colosso ha registrato ricavi per 12,4 miliardi di dollari (circa 12 miliardi di euro), in calo dell’8% rispetto all’anno precedente a cambi correnti (9% a cambi costanti). L’utile netto è stato di 1,1 miliardi di dollari rispetto ai 1,5 di un anno fa. Gli analisti prevedevano 968 milioni di dollari di profitti trimestrali e 12,12 miliardi di fatturato. Questo risultato, accompagnato da segnali di riposizionamento strategico e un forte focus sullo sport, ha contribuito a rafforzare il sentiment positivo tra gli investitori.

Martedì, le azioni di Nike sono aumentate del 4%, segnando la loro miglior giornata da quando Hill è stato nominato CEO.

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