"No! Non dire la parola soldi!": Scurati, la frase 'rubata' che spiega tutto: capito, il martire?

Pecunia non olet, dicevano i latini. A quanto pare per Antonio Scurati, autore di M. è vero il contrario. Mai parlare di soldi, nemmeno quando si parla del suo cachet previsto e poi andato in fumo a "Che sarà" di Serena Bortone qualche tempo fa e nemmeno bisogna parlare di "piccioli" quando ad accompagnarlo nei tour promozionali c'è Luca Marinelli, l'attore che interpreterà il Duce nella seria in onda nel 2025 su Sky che ripercorre proprio le fatiche letterarie di Scurati. Insomma, il messaggio che deve passare non quello banale che "Scurati fa soldi usando la storia di Mussolini", no, il messaggio è quello dell'impegno civico , dello scrittore prestato alla società civile che ripercorre in una quadrilogia l'epopea del Ventennio, dall'ascesa del Duce al potere fino alla caduta del 1945 dopo la Repubblica di Salò. Ebbene, l'ultimo inno all'impegno civile, Scurati l'ha declamato nel salottino rosso di Propaganda Live. Gran cerimoniere per l'occasione il solito Zoro, Dego Bianchi, che co

"No! Non dire la parola soldi!": Scurati, la frase 'rubata' che spiega tutto: capito, il martire?

Pecunia non olet, dicevano i latini. A quanto pare per Antonio Scurati, autore di M. è vero il contrario. Mai parlare di soldi, nemmeno quando si parla del suo cachet previsto e poi andato in fumo a "Che sarà" di Serena Bortone qualche tempo fa e nemmeno bisogna parlare di "piccioli" quando ad accompagnarlo nei tour promozionali c'è Luca Marinelli, l'attore che interpreterà il Duce nella seria in onda nel 2025 su Sky che ripercorre proprio le fatiche letterarie di Scurati. Insomma, il messaggio che deve passare non quello banale che "Scurati fa soldi usando la storia di Mussolini", no, il messaggio è quello dell'impegno civico , dello scrittore prestato alla società civile che ripercorre in una quadrilogia l'epopea del Ventennio, dall'ascesa del Duce al potere fino alla caduta del 1945 dopo la Repubblica di Salò.

Ebbene, l'ultimo inno all'impegno civile, Scurati l'ha declamato nel salottino rosso di Propaganda Live. Gran cerimoniere per l'occasione il solito Zoro, Dego Bianchi, che conversando prima con lo scrittore e poi con Marinelli ha di fatto steso il tappeto rosso alla serie in uscita. Si sa, sono queste le regole dello spettacolo, si fa un prodotto e lo si lancia in tv in diversi contesti con ospitate e interviste. Che male c'è? Per noi nessuno, ma per Scurati sì. Infatti per comprendere bene lo Scurati-pensiero, è necessario ascoltare bene l'aneddoto raccontato da Luca Marinelli dopo una precisa domanda di Zoro: "Scusa Luca, ma come è andata? T'hanno chiamato e ti hanno detto 'c'è un ruolo storico per te' e tu avrai pensato boh, che mi faranno fare? E poi, ecco Mussolini. Come l'hai presa?". Marinelli la prende da lontano: "Allora, io faccio parte di una famiglia antifascista". Boom, parte subito l'applausone. Pausa, Marinelli dice che è emozionato perché ha davanti "gente che segue da anni e che stima tantissimo". Insomma, gli ingredienti del circoletto rosso ci sono tutti. Ma non finisce qui. Ecco che Marinelli entra nel vivo dell'aneddoto: "Ho chiamato mia nonna, è stata la prima persona a cui l'ho detto. Le ho detto 'fanno una serie su Mussolini'. Lei mi ha guardato e mi ha chiesto 'tu chi fai?'". La risposta di Marinelli è lapidaria: "Lui".

 

 

A questo punto a casa dell'attore scatta lo psicodramma. La nonna gli chiede "Perché?". Marinelli è imbarazzato anche nel suo racconto e afferma: "Un 'perché' pesantissimo quello di nonna". A questo punto interviene Zoro per aiutarlo: "Eh ma scusa, potevi dire per soldi nonna, per tanti soldi". E qui cala il gelo. Scurati, seduto al fianco di Marinelli interviene stizzito e con un filo di voce, quasi impercettibile dice a Zoro: "Ti prego non dire per soldi, non lo dire, altrimenti...sai come fanno, quelli tirano fuori queste parole". Zoro si scusa subito col sommo scrittore: "È na battuta eh, si sdrammatizza". Ma la frittata ormai è fatta. E così Marinelli, ancora più imbarazzato di prima, prova a concludere il suo ragionamento: "No, no, ho detto a nonna che voglio provare a prendermi un pezzetto di responsabilità in questa società e lo faccio anche dopo aver letto il libro di Antonio che è un atto di estremo coraggio e questo coraggio ha pervaso tutti quelli che lo hanno ammirato. Questo mi ha fatto sentire con le spalle coperte. Mia nonna? L'ha presa poi bene. La prima volta ho rivisto la serie con mia madre, mio padre e mia nonna a Cinecittà. Sette ore di fila con una sola pausa. Quando lei mi ha detto 'hai fatto bene', io ero molto molto felice". Applausone e Scurati che gongola. Anche questa volta dei soldi che ha fatto e che girano attorno alla rievocazione del Duce attraverso film, libri e spettacoli non se n'è parlato. Lo scrittore può ancora rivendicare il suo ruolo di martire col portafoglio pieno. Ma per lui, sottolineiamolo, questo è una colpa...

 

 

L'aneddoto di Luca Marinelli: "Appena mi hanno detto che avrei interpretato Mussolini l'ho detto a mia nonna...". #propagandalivehttps://t.co/elzyoT6RjO — La7 (@La7tv) December 13, 2024

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