Northvolt dichiara fallimento: il sogno europeo delle batterie si infrange
Il fallimento di Northvolt e la sfida europea fallita nel settore delle batterie
Northvolt, l’azienda svedese che avrebbe dovuto rappresentare il futuro della produzione europea di batterie per veicoli elettrici, ha ufficialmente dichiarato fallimento in Svezia. La notizia segna una battuta d’arresto significativa per le ambizioni dell’Unione Europea di competere con i colossi asiatici del settore.
L’azienda, fondata con l’obiettivo di creare un’alternativa europea ai produttori di batterie cinesi e sudcoreani, aveva raccolto finanziamenti per un totale di 15 miliardi di dollari, di cui 5 miliardi provenienti da fondi pubblici. A sostenerla, c’erano grandi nomi dell’industria automobilistica, tra cui Volkswagen. Tuttavia, difficoltà produttive e ritardi nello stabilimento principale, situato nel nord della Svezia, hanno compromesso il piano di crescita, portando l’azienda sull’orlo della crisi.
NULLA DA FARE
Già lo scorso novembre, Northvolt aveva chiesto protezione ai sensi del Chapter 11 negli Stati Uniti, un segnale evidente della crescente difficoltà nel reperire liquidità per sostenere le operazioni. Nonostante i tentativi di ristrutturazione, la situazione finanziaria ha continuato a peggiorare, tanto che a fine gennaio il debito dell’azienda aveva superato gli 8 miliardi di dollari.
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