Nuovo CCNL Funzioni Centrali 2022-2024: tutte le novità più rilevanti
lentepubblica.it Ecco tutte le novità più importanti introdotte dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024: l’approfondimento è curato dal Presidente dell’Aran Antonio Naddeo. Il nuovo CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) per il comparto Funzioni Centrali 2022-2024, che sarà sottoscritto definitivamente il 27 gennaio 2025 ed entrerà immediatamente in vigore, oltre la parte economica, introduce una serie di […] The post Nuovo CCNL Funzioni Centrali 2022-2024: tutte le novità più rilevanti appeared first on lentepubblica.it.
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Ecco tutte le novità più importanti introdotte dal CCNL Funzioni Centrali 2022-2024: l’approfondimento è curato dal Presidente dell’Aran Antonio Naddeo.
Il nuovo CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) per il comparto Funzioni Centrali 2022-2024, che sarà sottoscritto definitivamente il 27 gennaio 2025 ed entrerà immediatamente in vigore, oltre la parte economica, introduce una serie di importanti innovazioni che mirano a migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti pubblici, a potenziare la trasparenza e a promuovere una maggiore efficienza organizzativa.
Vediamo nel dettaglio alcune delle novità più significative.
Relazioni sindacali più trasparenti
- Informazioni dettagliate sui pensionamenti: Le amministrazioni sono ora tenute a comunicare il numero delle cessazioni dal servizio dell’anno precedente, inclusi gli importi dei differenziali stipendiali percepiti dai dipendenti cessati. Questa misura non era prevista nei contratti precedenti e favorisce una maggiore trasparenza ed è utile per la contrattazione integrativa.
- Confronto sui criteri di incarico: Per la prima volta, i criteri di selezione per il conferimento e la revoca degli incarichi di posizione organizzativa diventano materia di confronto sindacale.
Miglioramenti per il lavoro e smartworking
- Flessibilità oraria: È prevista la possibilità di sperimentare una settimana lavorativa di 4 giorni per 36 ore, senza ridurre i servizi ai cittadini. Questa innovazione rappresenta un passo avanti verso la conciliazione vita-lavoro.
- Smart working potenziato: Viene implementato il lavoro agile con il superamento del cosiddetto principio di prevalenza dello svolgimento della prestazione in sede. I dipendenti in lavoro agile potranno ricevere il buono pasto. Inoltre, viene data priorità di accesso al lavoro da remoto a chi si trova in condizioni di particolare necessità, come i lavoratori con problemi di salute o con familiari disabili.
Lavoro agile per i neoassunti: una risposta allo spopolamento e al sovraffollamento
Il nuovo CCNL introduce politiche di lavoro agile specifiche per i neoassunti, con l’obiettivo di agevolare l’ingresso nella Pubblica Amministrazione e al tempo stesso contribuire al riequilibrio territoriale. Le amministrazioni potranno offrire flessibilità lavorativa e accesso a modalità di lavoro a distanza fin dall’assunzione. Questo strumento risulta particolarmente rilevante per contrastare due fenomeni critici:
- Lo spopolamento dei piccoli centri urbani: Con il lavoro agile, i dipendenti possono svolgere le proprie mansioni senza dover abbandonare i territori d’origine, favorendo così il mantenimento di una presenza attiva nelle aree interne e meno densamente popolate.
- Il sovraffollamento dei grandi centri urbani: Incentivare il lavoro da remoto riduce la pressione sulle città maggiori, spesso già congestionate dal traffico, dall’inquinamento e dalla domanda abitativa. Questo approccio può contribuire a una migliore distribuzione della popolazione sul territorio nazionale.
Inoltre, queste politiche di lavoro agile non solo migliorano la qualità della vita dei lavoratori, ma aiutano a ridurre le emissioni legate agli spostamenti casa-lavoro, in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale
Tutela dei diritti e condizioni economiche
- Turni festivi meglio retribuiti: I lavoratori turnisti che prestano servizio in giornate festive infrasettimanali avranno diritto a una maggiorazione oraria del 100% o, in alternativa, a riposi compensativi.
- Ferie programmate in modo più certo: Le amministrazioni devono ora pianificare le ferie annuali per garantire il pieno rispetto del diritto al riposo delle lavoratrici e dei lavoratori.
- Progressioni economiche: Il contratto aumenta al 5% il punteggio aggiuntivo per i dipendenti che non ottengono progressioni economiche da oltre 6 anni.
Proroga per le progressioni verticali
- Nuova scadenza per i passaggi tra aree professionali: È stata prorogata al 30 giugno 2026 la possibilità per i dipendenti di accedere a progressioni interne tra le aree professionali, in deroga al titolo di studio richiesto. In precedenza, la scadenza era fissata al 31 dicembre 2024. Questa proroga consente di ampliare le opportunità di crescita professionale per un numero maggiore di dipendenti pubblici.
Diritto allo studio per i dipendenti precari
- Un’importante conquista per i lavoratori a tempo determinato: Il nuovo CCNL garantisce il diritto allo studio anche ai dipendenti con contratto a tempo determinato della durata di almeno sei mesi. Essi potranno beneficiare dei permessi retribuiti per un massimo di 150 ore annue, proporzionate alla durata del contratto. Questo rappresenta una svolta fondamentale per i lavoratori precari, consentendo loro di conciliare l’attività lavorativa con il percorso di formazione personale e professionale.
Age management e valorizzazione dell’esperienza
- Affiancamento intergenerazionale: Le amministrazioni potranno valorizzare i dipendenti più esperti attraverso forme di mentoring verso i neoassunti e, allo stesso tempo, promuovere il reverse mentoring per trasferire competenze digitali dai più giovani.
- Nuove tutele per i lavoratori senior: Ai dipendenti con più di 60 anni saranno riconosciute ulteriori 2 ore annuali per visite specialistiche.
Indennità e posizioni organizzative
- Aumento delle indennità: Il limite massimo dell’indennità di posizione organizzativa è stato incrementato da 2.600 a 3.500 euro annui. Inoltre, i lavoratori che hanno ricoperto incarichi organizzativi per oltre 8 anni avranno diritto a un nuovo incarico.
Nuovo CCNL: un passo avanti per le amministrazioni centrali
Dopo il CCNL 2019-2021, che aveva introdotto strumenti fondamentali per la gestione delle persone nelle amministrazioni, questo contratto prosegue su quella strada, consolidando e ampliando i miglioramenti già avviati. La continuità della contrattazione si dimostra ancora una volta essenziale per una gestione efficace delle risorse umane, permettendo alle amministrazioni di affrontare con maggiore flessibilità e modernità le sfide del futuro.
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