Opel, l'ibrido con tecnologia a 48 V sarà sempre più presente in gamma
Vantaggio dell'ibrido: emissioni di CO2 e consumi ridotti, oltre a poter viaggiare in modalità elettrica per brevi tratti a bassa velocità
La strategia di Opel è sempre più orientata verso l'elettrificazione della sua gamma di vetture. Le motorizzazioni Hybrid sono dunque molto importanti per la casa automobilistica. Da Corsa ad Astra, da Mokka al nuovo Grandland e fino al nuovo Opel Frontera, a listino troviamo sempre le motorizzazioni Mild Hybrid a 48 V.
PIÙ DI UN SEMPLICE MILD HYBRID
Tutte queste vetture possono quindi disporre del ben noto motore 3 cilindri turbo-benzina di 1,2 litri di cilindrata (Euro 6e) in grado di erogare 100 o 136 CV abbinato ad una trasmissione automatica a 6 rapporti che integra al suo interno un piccolo propulsore elettrico sincrono a magneti permanenti da 29 CV. La scatola di trasmissione ospita anche l'inverter DC.
Nella guida in città e sue strade extraurbane il motore a benzina e il motore elettrico lavorano insieme o separatamente a seconda delle esigenze. Opel sottolinea che per garantire che il catalizzatore e l'assistente alla frenata funzionino in modo ottimale fin dall'accensione, il motore a benzina viene sempre utilizzato all'avviamento. L'unità elettrica supporta il motore a benzina in fase di accelerazione e partenza da fermo, un powertrain che permette quindi di ridurre consumi ed emissioni di CO2 rispetto a un veicolo comparabile a propulsione convenzionale (Opel parla di riduzione delle emissioni di CO2 fino al 18% come sulla Corsa).
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