Ospedali, Sud dietro la lavagna. E la Puglia diventa maglia nera

Nella sanità a due velocità il fanalino di coda si conferma ancora una volta in fondo allo stivale. Anche secondo le analisi degli osservatori d'oltreoceano, come quelli del settimanale americano "Newsweek", il mesto podio dell'assistenza ospedaliera è tutto appannaggio del Mezzogiorno. Nella parte finale della classifica relativa agli ospedali italiani, infatti, figurano 3 nosocomi del profondo sud: uno della Basilicata (il "San Carlo" di Potenza al 133esimo posto), uno della Puglia (il "Santissima Annunziata" di Taranto 132°) e un altro della Calabria (il "Mater Domini" di Catanzaro). Sono negli ultimi posti dei 133 ospedali italiani recensiti, fra i quali figurano soltanto 12 nosocomi del Mezzogiorno peraltro. Il più in alto, al 35esimo posto, è un altro ospedale pugliese, ma la struttura è privata anche se accreditata con il sistema sanitario regionale: la "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo. Oltre alla struttura fondata da San Pio da Pietralcina, al 39esimo p

Ospedali, Sud dietro la lavagna. E la Puglia diventa maglia nera

Nella sanità a due velocità il fanalino di coda si conferma ancora una volta in fondo allo stivale. Anche secondo le analisi degli osservatori d'oltreoceano, come quelli del settimanale americano "Newsweek", il mesto podio dell'assistenza ospedaliera è tutto appannaggio del Mezzogiorno. Nella parte finale della classifica relativa agli ospedali italiani, infatti, figurano 3 nosocomi del profondo sud: uno della Basilicata (il "San Carlo" di Potenza al 133esimo posto), uno della Puglia (il "Santissima Annunziata" di Taranto 132°) e un altro della Calabria (il "Mater Domini" di Catanzaro). Sono negli ultimi posti dei 133 ospedali italiani recensiti, fra i quali figurano soltanto 12 nosocomi del Mezzogiorno peraltro.

Il più in alto, al 35esimo posto, è un altro ospedale pugliese, ma la struttura è privata anche se accreditata con il sistema sanitario regionale: la "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo. Oltre alla struttura fondata da San Pio da Pietralcina, al 39esimo posto c'è un altro ospedale pugliese: il policlinico di Bari. Seguito dal Federico II di Napoli, al 41esimo posto. C'è poi un altro tris pugliese piazzato fra il 69esimo posto (il "San Paolo" di Bari) e l'83esimo posto (gli "Ospedali Riuniti" di Foggia), passando per il 76esimo piazzamento del "Vito Fazzi" di Lecce. Seguono all'86esimo posto il "Cannizzaro" di Catania, al centesimo posto il "Cardarelli" di Napoli e al 125esimo piazzamento il "Gaetano Martino" di Messina.

La classifica, stilata per il settimo anno consecutivo da Newsweek in collaborazione con Statista (elaboratore leader di dati), si basa su un ampio processo di valutazione, che include un sondaggio online di migliaia di esperti medici (medici, direttori ospedalieri e professionisti sanitari), oltre che sull'esperienza dei pazienti e i parametri di qualità ospedaliera. Un monitoraggio effettuato in 30 Paesi, selezionati in base a molteplici fattori di comparabilità, come tenore di vita, aspettativa di vita, dimensioni della popolazione, numero di ospedali e disponibilità dei dati. E nei primi tre gradini del podio mondiale, invece, figurano la "Mayo Clinic" di Rochester, la "Cleveland Clinic" di Cleveland e il "Toronto General- University Health Network". Nei primi 250 posti della classifica mondiale il primo piazzamento italiano è al 37° posto, assegnato all'ospedale "Niguarda" di Milano, che scalza il Policlinico Gemelli (sceso dal 35° posto dello scorso anno al 44° attuale). Poi seguono tutte strutture del nord: il San Raffaele, sempre a Milano, al 54° posto (nel 2024 era al 57°), tallonato dall'Istituto Humanitas di Rozzano al 61° (lo scorso anno era 65°) e dal Sant'Orsola di Bologna che scivola di sei posizioni e si piazza al 73° posto assoluto.

Per trovare la prima struttura pubblica del centro-Italia bisogna scorrere la lista fino al 177esimo posto, assegnato al Sant'Andrea di Roma. «Una struttura interamente pubblica - ha esultato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca - quest'anno ha scalato molte posizioni rispetto al 2024, passando dal 211esimo al 177esimo posto». Però gli altri ospedali capitolini non si trovano prima del 25esimo posto della classifica italiana, assegnato al policlinico Umberto I, seguito dal 45° del policlinico Tor Vergata, dal 48° del Campus Bio-Medico, dal 50° del San Camillo, dal 75° del San Giovanni-Addolorata, dall'82° del San Filippo Neri, dal 94° del Sandro Pertini, dal 108° del San Pietro-Fatebenefratelli, dal 113° del policlinico Casilino e del 114° del Sant'Eugenio.

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