PACY, la piattaforma che sfrutta l’AI per assistere le PMI colpite da attacchi informatici
La piattaforma PACY, sviluppata dal Competence Center Cyber 4.0 in collaborazione tra Google.org, Università Campus Bio-Medico di Roma e Politecnico di Milano, mira a migliorare la cybersecurity delle PMI italiane offrendo assistenza immediata in caso di attacchi informatici. Un esperto virtuale AI guida le imprese nella gestione degli incidenti, rendendo accessibili risorse e strumenti per limitare i danni. L'articolo PACY, la piattaforma che sfrutta l’AI per assistere le PMI colpite da attacchi informatici proviene da Innovation Post.
Migliorare le strategie di cyber sicurezza delle PMI e fornire alle piccole e medie imprese italiane vittime di attacchi Cyber uno strumento in grado di fornire un’assistenza immediata in caso di crisi: è questo lo scopo della piattaforma PACY (Pro-Active Cybersecurity), nata dalla collaborazione tra Google.org, Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM) e Politecnico di Milano.
La piattaforma punta a dare sostegno a uno dei punti deboli del sistema produttivo italiano: secondo il rapporto Grentz 2023, il 43% delle PMI italiane non ha un responsabile della sicurezza informatica.
Il numero degli attacchi è crescente: il Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica) ne ha contati 1637 solo nel primo semestre 2024 con un aumento del 23% rispetto all’anno precedente. In merito alle tecniche di attacco maggiormente utilizzate, il rapporto conferma la prevalenza del malware (34% degli attacchi) e un aumento significativo degli attacchi DDoS (che arrivano al 27% in Italia). Dati che rendono più urgente fornire risposte concrete per non impoverire il tessuto produttivo e occupazionale italiano.
Un esperto AI per la gestione degli attacchi cyber alle PMI
La piattaforma Pacy garantirà assistenza immediata: un esperto virtuale realizzato con strumenti di Intelligenza Artificiale (AI) e istruito sulla base di consigli raccolti da esperti del settore, sarà a disposizione delle imprese fornendo consigli e rendendo più accessibili le risorse e le procedure esistenti in rete per una prima fase di assistenza alle imprese colpite da un attacco Cyber.
Grazie a una un’interfaccia intuitiva che utilizza linguaggio naturale la piccola impresa, subito dopo l’incidente informatico, sarà guidata in un percorso di assistenza in grado di determinare il tipo di incidente, guidare l’utente nelle operazioni preliminari necessarie per limitare l’impatto dell’attacco, ed infine per facilitare la compilazione di report sull’evento.
Grazie alla piattaforma documenti e file saranno caricabili direttamente dalla chat per garantire un’analisi più rapida e precisa dell’attacco. Sarà possibile generare automaticamente i report da presentare ad autorità come la Polizia Postale, garante per la privacy, etc.
Dalla collaborazione tra UCBM e Cyber 4.0 nasce il laboratorio CyberSHOT
Oltre alla piattaforma Pacy sono stati presentati altri strumenti a sostegno della sicurezza informatica nelle piccole e medie aziende. Tra questi il laboratorio congiunto UCBM – Cyber 4.0 CyberSHOT (Cybersecurity laboratory for Systems, Health and Operational Technologies), risultato della collaborazione tra l’Università Campus Bio-Medico di Roma e il Competence Center Cyber 4.0.
Il laboratorio ha un focus particolare sulle Operational Technologies, i sistemi e-health e le infrastrutture critiche. L’obiettivo del laboratorio è quello di mettere a disposizione delle aziende la ricerca nel campo della cybersecurity, realizzando progetti e roadmap di ricerca.
“La ricerca applicata alla cybersecurity delle tecnologie OT riveste un ruolo cruciale, specialmente nel settore sanitario italiano, dove l’integrazione tra IT e OT è sempre più rilevante. L’iniziativa che oggi inaugura il laboratorio CyberSHOT, frutto di investimenti congiunti tra l’Università Campus Biomedico e il nostro Centro di Competenza Cyber 4.0, mira a identificare strumenti e sistemi per una migliore protezione di infrastrutture critiche, come ospedali e dispositivi medici connessi, garantire la continuità dei servizi, la tutela dei dati sensibili e la sicurezza dei pazienti”, commenta Matteo Lucchetti direttore del Centro di Competenze Cyber 4.0.
“Grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy vogliamo che questo laboratorio contribuisca attivamente allo sviluppo di soluzioni innovative per contrastare le minacce emergenti, rafforzare la resilienza del sistema sanitario e promuovere una cultura della sicurezza indispensabile per affrontare le sfide del futuro”, aggiunge.
Cybersecurity Seminars Program: un’opportunità di formazione d’eccellenza per giovani talenti
UCBM ha inoltre presentato, con il supporto di Google.org, il nuovo Cybersecurity Seminars Program, un’iniziativa selezionata da Virtual Routes come una delle migliori in Europa nel campo della formazione avanzata. Un riconoscimento che conferma l’eccellenza di UCBM nella formazione d’avanguardia e il suo impegno nella crescita di giovani talenti nel settore della cybersecurity.
Il programma, rivolto a studentesse e studenti provenienti da istituti tecnici o universitari, mira a fornire competenze pratiche e teoriche indispensabili per affrontare le sfide della sicurezza informatica.
Grazie al finanziamento di 330.000 euro da parte di Google.org, sono previste borse di studio a copertura totale, rendendo questa opportunità formativa accessibile a giovani talenti interessati a intraprendere una carriera nel settore della cybersecurity.
Il programma prevede tre edizioni e coinvolgerà un totale di 75 studenti e 100 PMI. Gli studenti seguiranno un corso che offre una combinazione di teoria e pratica, con l’obiettivo di supportare le PMI coinvolte nel progetto durante un periodo di affiancamento.
“Dobbiamo lavorare per costruire una evoluta cultura della sicurezza: la cybersecurity deve diventare parte integrante della cultura d’impresa, poiché è un asset di competitività. Per questo motivo occorre supportare le imprese, in particolare le PMI, mettendo a disposizione le competenze e gli strumenti necessari. La NIS 2 ci impone di alzare l’asticella della sicurezza informatica delle nostre aziende, ma la filiera della cybersecurity nel Lazio, come abbiamo visto anche oggi, rappresenta un’eccellenza, e questo ci aiuterà sicuramente a vincere la sfida”, commenta Lorenzo Benigni, Vicepresidente di Unindustria con delega alla cybersecurity.
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