Palermo, Agrigento e Porto Empedocle a bordo del treno turistico di Fs
Il 20 e 21 novembre la Fondazione FS Italiane celebra con eventi il 150° anniversario dell’attivazione del tronco Comitini-Agrigento-Porto Empedocle.
Esattamente 150 anni fa, il 1° novembre 1874, veniva inaugurato un tratto ferroviario che avrebbe giocato un ruolo cruciale nello sviluppo economico e sociale della Sicilia: la linea Comitini-Girgenti (oggi Agrigento)-Porto Empedocle, parte della tratta Palermo-Roccapalumba-Porto Empedocle. Lunga complessivamente 144 chilometri, questa ferrovia nasceva con l’obiettivo di favorire il trasporto dei minerali di zolfo dall’entroterra siciliano fino al porto di Porto Empedocle, epicentro di un’industria mineraria allora fiorente.
Con il crollo del mercato dello zolfo e la chiusura delle miniere locali, la tratta perse gradualmente la sua funzione primaria, ma continuò a operare per decenni come un’importante via di trasporto merci. Tuttavia, negli anni ’90 del secolo scorso, con la chiusura della linea a scartamento ridotto per Sciacca e Castelvetrano, anche il traffico ferroviario della stazione di Porto Empedocle subì un drastico calo, segnando un lungo periodo di decadenza.
Negli anni 2000, la tratta è stata rilanciata grazie a un’intuizione strategica per il turismo locale con la creazione della fermata “Tempio di Vulcano”, situata all’interno del Parco Archeologico di Agrigento, che offre ai visitatori la possibilità di raggiungere il cuore della Valle dei Templi su un treno d’epoca. La Fondazione FS Italiane ha quindi investito nel recupero e nella valorizzazione di questa linea, inserendola nel progetto “Binari senza Tempo” e lanciando un’ampia opera di riqualificazione dell’ottocentesca stazione di Porto Empedocle per trasformarla in un parco ferroviario.
Le iniziative della Fondazione FS per il 150° anniversario
In occasione del 150° anniversario dell’attivazione del tronco Comitini-Agrigento-Porto Empedocle, la Fondazione FS Italiane organizzerà il 20 e 21 novembre una serie di eventi per festeggiare questo traguardo storico e per inaugurare il nuovo assetto dell’area ferroviaria di Porto Empedocle, riconvertita in un polo culturale e turistico, segnando un nuovo capitolo nella storia della Ferrovia dei Templi.
La celebrazione prevede per la prima volta il viaggio di un “Espresso” storico, operato da FS Treni Turistici Italiani, che collegherà Palermo a Porto Empedocle lungo l’intero tragitto originario. Questo convoglio turistico, parte dell’offerta di punta di FSTTI, simboleggia il rinnovato interesse per il turismo ferroviario in Sicilia, con l’obiettivo di promuovere un’esperienza che unisce il fascino della storia alla bellezza paesaggistica e archeologica della regione.
Il restauro dell’area ferroviaria di Porto Empedocle
Nel corso delle celebrazioni, la Fondazione FS presenterà il completamento dei restauri della stazione di Porto Empedocle, che includono la riqualificazione dell’ex Magazzino Merci, oggi trasformato in una sala conferenze multimediale e all’avanguardia, e il restauro del Fabbricato Viaggiatori della stazione di Porto Empedocle Succursale, capolinea della tratta. Questi spazi, accessibili al pubblico nei giorni delle celebrazioni, saranno teatro di eventi culturali, esibizioni e incontri.
Nel pomeriggio del 20 novembre e per tutta la giornata del 21, i treni storici della Fondazione FS effettueranno vari collegamenti tra le stazioni di Agrigento Centrale, Agrigento Bassa, Tempio di Vulcano, Porto Empedocle Centrale e Porto Empedocle Succursale, consentendo ai passeggeri di ammirare i suggestivi paesaggi della Valle dei Templi, viaggiando su carrozze d’epoca che evocano il fascino delle ferrovie d’altri tempi. L’area ferroviaria di Porto Empedocle sarà accessibile al pubblico grazie alla collaborazione dei tecnici della Fondazione FS e dell’Associazione Ferrovie Kaos. Saranno inoltre esposti modellini ferroviari in scala, foto d’epoca e cimeli storici, dando ai visitatori l’opportunità di immergersi nel passato ferroviario siciliano e scoprire come la ferrovia abbia influenzato lo sviluppo della regione.
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