Paris fa suo anche il super-G a Kvitfjell e firma il 24° successo in Coppa del Mondo: eguagliato Thoeni
È il ruggito di uno scatenato Dominik Paris a far calare il sipario sul trittico di gare veloci andato in scena sulla neve di Kvitfjell, in Norvegia. Il trentacinquenne nato a Merano, già vincitore sull’Olympiabakken della discesa libera di apertura, ha messo le mani sul primo posto anche nel super-G conclusivo del fine settimana (disputato con partenza abbassata per via della scarsa visibilità nella parte alta del tracciato). Il 24° successo in carriera (il quinto nella specialità odierna) nella Coppa del Mondo maschile di sci alpino gli ha consentito di eguagliare Gustavo Thoeni nella graduatoria degli italiani più vincenti della storia sul massimo circuito comandata saldamente da Alberto Tomba (50). Un trionfo in super-G mancava nel palmarès dell'azzurro addirittura dal 14 marzo del 2019 (quasi sei anni), quando si impose in occasione delle finali di Soldeu (Andorra). Paris, già trionfatore in super-G nel 2019 sulla pista scandinava oltre ad essere terminato terzo sia nel 2016 si

È il ruggito di uno scatenato Dominik Paris a far calare il sipario sul trittico di gare veloci andato in scena sulla neve di Kvitfjell, in Norvegia.
Il trentacinquenne nato a Merano, già vincitore sull’Olympiabakken della discesa libera di apertura, ha messo le mani sul primo posto anche nel super-G conclusivo del fine settimana (disputato con partenza abbassata per via della scarsa visibilità nella parte alta del tracciato). Il 24° successo in carriera (il quinto nella specialità odierna) nella Coppa del Mondo maschile di sci alpino gli ha consentito di eguagliare Gustavo Thoeni nella graduatoria degli italiani più vincenti della storia sul massimo circuito comandata saldamente da Alberto Tomba (50). Un trionfo in super-G mancava nel palmarès dell'azzurro addirittura dal 14 marzo del 2019 (quasi sei anni), quando si impose in occasione delle finali di Soldeu (Andorra).
Paris, già trionfatore in super-G nel 2019 sulla pista scandinava oltre ad essere terminato terzo sia nel 2016 sia nel 2024, ha cercato di essere aggressivo in ogni curva sfruttando nella maniera migliore le condizioni favorevoli per la propria sciata e concludendo la sua prova con il crono di 1:08.98. Dietro di lui si è piazzato il canadese James Crawford (secondo con +0.38) mentre terzo è arrivato lo sloveno Miha Hrobat (+0.47), il vincitore dell’unico test cronometrato disputato in Norvegia e che è riuscito ad avere la meglio sul filo dei centesimi nella sfida a tre per il podio ai danni del fuoriclasse svizzero Marco Odermatt (quarto con +0.48) e dell’austriaco Vincent Kriechmayr (quinto con +0.49). Ha chiuso 15° un ottimo Giovanni Franzoni (+0.81) mentre hanno finito più in ritardo Christof Innerhofer (28° con +1.30), Benjamin Jacques Alliod (38° con +1.73), Max Perathoner (42° con +1.79), Nicolò Molteni (45° con +1.91) e Matteo Franzoso (50° con +2.31). In difficoltà sia Marco Abbruzzese sia Florian Schieder (DNF), che non hanno concluso la loro prova.
Per Paris si tratta del 50° podio di sempre in Coppa del Mondo (il 17° in super-G). Il trionfo odierno, poi, si va ad aggiungere ad altri due risultati di grande prestigio nella sua annata: il terzo posto firmato (sempre in super-G) alla fine di febbraio in quel di Crans Montana (Svizzera) ed il suddetto succeso di due giorni fa nella discesa inaugurale del weekend a tinte norvegesi.
"Oggi è andato tutto molto bene. Ho avuto buone sensazioni ed ero molto convinto. Sciare così e vedere la luce verde al traguardo è stato bellissimo. A me sembrava di essere molto fluido scendendo ed è stato così per mia fortuna. Sono passati tanti anni dal mio ultimo successo in super-G ed è bello ritornare sul gradino più alto anche in questa specialità. L'aggancio a Gustavo Thoeni? Fa molto piacere perchè è un grandissimo nome, che ha vinto tantissimo in carriera", le dichiarazioni del campione azzurro all'arrivo. (agc)
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