Paul & Shark porta la riviera francese a Milano e spinge sul retail
L’atmosfera di una boulangerie parigina caratterizza la consueta partecipazione di Paul & Shark a Milano Moda Uomo. “Ci siamo consultati e abbiamo deciso, anziché fare un classico ricevimento in showroom, di organizzare una colazione con amici, clienti e partner”, ha raccontato ai microfoni di Pambianconews Andrea Dini, CEO del brand italiano di abbigliamento maschile. Nel […]
L’atmosfera di una boulangerie parigina caratterizza la consueta partecipazione di Paul & Shark a Milano Moda Uomo. “Ci siamo consultati e abbiamo deciso, anziché fare un classico ricevimento in showroom, di organizzare una colazione con amici, clienti e partner”, ha raccontato ai microfoni di Pambianconews Andrea Dini, CEO del brand italiano di abbigliamento maschile.
Nel cuore di Brera, in una delle sedi milanesi del panificio Égalité, Paul & Shark ha messo in scena il proprio Deauville autunno/inverno 2025, nuovo capitolo del racconto ‘Riviera’ intriso delle atmosfere della cittadina normanna di Deauville e del suo mare.
Sullo sfondo, una fase di evoluzione per il marchio italiano, che si aspetta di consolidare nel 2025 appena avviato. “Le nostre sono aspettative di profondo cambiamento – ha proseguito Dini – iniziato un paio di anni fa e non ancora terminato. È partito molto bene, con una riqualificazione importante di una parte della nostra distribuzione e il consolidamento dei rapporti con i nostri partner storici che ci hanno accompagnato e ci stanno sostenendo in questo importante passaggio”.
Al centro della mappa di riferimento di Paul & Shark, in quanto “azienda italiana”, ci sono l’Italia e l’Europa, aree d’elezione. “Germania e Inghilterra – spiega Dini – stanno attraversando un momento molto delicato, ma credo ne usciranno come sempre ancora più forti”. Oltreoceano, il Nord America, sta performando “molto bene”: si tratta di un mercato non nuovo per il marchio, “ma con una nuova progressione, molto legata anche all’evoluzione del nostro prodotto, evidentemente adatto come stile ai gusti dei consumatori nordamericani”.
Strategico e in evoluzione anche il Middle East, con l’approdo in Arabia Saudita, che si aggiunge alla già presidiata (e performante, sottolinea il CEO) Dubai, e al Qatar. Nei progetto, non ancora pianificati, per il futuro anche la Siria, “magari un giorno, alla luce dei cambiamenti in corso”. “La Russia – prosegue ancora Dini – è un mercato storicamente molto importante per noi, e mi auguro con la fine delle guerre di poterci ritornare e investire”.
Dal punto di vista strettamente retail invece, Dini ricorda l’apertura a dicembre di una boutique a Lisbona e un paio di store in Cina nel mese di ottobre. In corso, ripercorre il manager, anche numerose ristrutturazioni di negozi già esistenti, tra cui Roma e Firenze. In arrivo in primavera anche l’opening a Riyad, insieme a una serie di corner in arrivo all’interno dei department store.
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