Pensione Quota 100 e divieto di cumulo: parola alla Corte Costituzionale
Con l’Ordinanza n. 30 pronunciata dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Ravenna e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 26 febbraio 2025 è stata rimessa alla Corte Costituzionale la decisione relativa al divieto di cumulo della pensione anticipata “Quota 100” con i redditi da lavoro dipendente o autonomo; il divieto è escluso solo per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Secondo l’interpretazione della Corte di Cassazione, assunta dal Tribunale come diritto vivente non superabile, la violazione del divieto di cumulo tra redditi pensionistici e da lavoro subordinato comporta la perdita totale del trattamento pensionistico sia per i mesi in cui è stata espletata l'attività lavorativa sia per tutto l’anno solare di riferimento.
Con l’Ordinanza n. 30 pronunciata dalla Sezione Lavoro del Tribunale di Ravenna e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 9 del 26 febbraio 2025 è stata rimessa alla Corte Costituzionale la decisione relativa al divieto di cumulo della pensione anticipata “Quota 100” con i redditi da lavoro dipendente o autonomo; il divieto è escluso solo per i redditi derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. Secondo l’interpretazione della Corte di Cassazione, assunta dal Tribunale come diritto vivente non superabile, la violazione del divieto di cumulo tra redditi pensionistici e da lavoro subordinato comporta la perdita totale del trattamento pensionistico sia per i mesi in cui è stata espletata l'attività lavorativa sia per tutto l’anno solare di riferimento.
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