Gli animali migratori utilizzano una vasta gamma di trucchetti per riuscire a orientarsi su distanze immense e non perdersi in mezzo all'oceano o nel nulla del cielo. Tra questi, l'utilizzo del campo magnetico terrestre come punto riferimento è uno dei più misteriosi: sappiamo che molti animali (uccelli, salmoni, aragoste…) lo usano, ma non ci è chiaro il meccanismo sottostante.
Ora uno studio pubblicato su Nature aggiunge un nome alla lista di animali che percepiscono il campo magnetico del pianeta: le tartarughe marine, che non solo navigano seguendo le linee del campo, ma sono anche in grado di costruirsi una mappa mentale dei loro luoghi preferiti.. C'è una novità fondamentale in quello che abbiamo scoperto sulle tartarughe marine della specie Caretta caretta, diffuse anche nel Mediterraneo. Normalmente, infatti, gli animali che usano il campo magnetico terrestre per orientarsi lo sfruttano per mantenere la direzione giusta durante una migrazione: è una direttrice generale che funziona come una sorta di bussola interiore.
L'oceano in una vasca. Messe alla prova in speciali vasche circondate da bobine che simulavano le condizioni magnetiche dell'oceano Atlantico, le tartarughe marine hanno anche dimostrato di saper imparare la "firma magnetica" di una singola area geografica – e l'hanno fatto danzando.. Come si vede nel video qui sopra, le tartarughe marine ballano e battono le zampe con entusiasmo quando sanno che sono in una zona dove si trova il cibo. Questo, secondo gli autori dello studio, è la prova che sanno memorizzare la posizione di un'area geografica ristretta basandosi sulle sue proprietà magnetiche.
Meccanismo chimico. Non solo: la loro "bussola interiore", condivisa con molte altre specie, funziona secondo un meccanismo chimico; la loro capacità di mappare le singole aree, invece, è governata da… qualcos'altro, che ancora non siamo riusciti a identificare.
Lo studio, insomma, dimostra che le tartarughe marine hanno non uno, ma due diversi sensi magnetici, che funzionano in modo diverso; il prossimo passo sarà scoprire se lo stesso vale per gli altri animali migratori succitati: pesci, uccelli….