Personalità sessuale, cos'è e il test per scoprirla commentata da un esperto
Personalità sessuale, cos’è e come capirla con un test per vivere meglio...
Personalità sessuale, cos'è e come capirla con un test per vivere meglio sesso, relazioni e il rapporto con se stessi. Intervista a Livio Ricciardi, psicologo, consulente sessuale e divulgatore sex positive
“Quanto ti senti attraente su una scala che va da tre pollici in su a tre pollici in giù?”. Rispondere ad una domanda del genere in pochi secondi non è una cosa da poco. Essere attraente o sentirsi attraente, questo è il problema. Ma il nocciolo della questione, senza disturbare Shakespeare ne le tendenze dating 2025, sta tutto nell'autostima e nella percezione di se, aspetti costituiscono pilastri portanti della personalità, anche nella sfera del sesso. Abbiamo esplorato il tema insieme a Livio Ricciardi, romano, classe 1998, Psicologo, consulente sessuale e divulgatore sex positive sui social aiutandoci con il Test delle 7 dimensioni sessuali per capire, tramite risposte a bruciapelo basate su aggettivi e risultati in percentuali, di quali sfumature si compone la personalità sessuale. Spoiler: facendo questo test non si otterrà la risposta del perché quella serata è finita in bianco ne finalmente si avrà un aggettivo in cui incasellarsi e da condividere sui social, ma ci si troverà davanti a qualcosa di ben più utile. Una traduzione in percentuale di inclinazioni e tendenze personali in merito alla consapevolezza di quanto si è attraenti, esclusività relazionale, orientamento sessuale, risposta all'impulso, disposizione al contatto fisico e investimento emotivo che restituiscono una fotografia completa di chi si è prima di arrivare all'incontro intimo qualcuno, ma anche dopo.
Cos'è la personalità sessuale
«Definire una personalità è complesso, tutti siamo unici. Oggi c'è una la tendenza ad utilizzare termini clinici per descriversi. C'è chi giustifica i suoi comportamenti sfuggenti dietro un “ho uno stile di attaccamento evitante” oppure attribuisce piccole dimenticanze ad un fattore esterno, con un classico “scusami ho l'ADHD, disturbo da deficit dell'attenzione”. Utilizzare aggettivi ed etichette per definire così la personalità è veramente riduttivo» spiega Livio. Secondo la psicologia clinica la personalità è l'insieme di più tratti e caratteristiche distintive che determinano il modo in cui un individuo pensa, sente ed è capace di guidare il modo di percepire e agire nel mondo. Allo stesso modo, la personalità sessuale rappresenta il modo in cui l'individuo si approccia al sesso, intrecciando desiderio, autostima, rapporto con l'altro, ma anche, e soprattutto, le emozioni. «Il sesso, comprende una sfera fisica ma anche una grande componente emotiva. Pensiamo a due ragazzi che si baciano cinque secondi in discoteca e si spostano nei bagni a proseguire quella conoscenza (anche se è illegale, ma l'avrete visto fare o fatto almeno una volta nella vita). La cosa che sembra più impulsiva che si possa immaginare in realtà nasconde una forte spinta che attiva sia aspetti fisici che emotivi per superare così tanti ostacoli sociali pur di unirsi a qualcuno, su cui spesso neanche ci si interroga. La verità è che non è mai solo sesso» continua. Un incontro così non è rappresenta l'amore della vita probabilmente, ma sicuramente muove alcuni dei parametri della personalità sessuale che stiamo per scoprire ed erano sopiti a qualche momento prima di incrociare quello sguardo tra le luci strobo, tra cui ego, eccitazione, desiderio, trasgressione e magari anche un senso validazione emotiva.
Il test delle 7 dimensioni sessuali per capire che «non è mai solo sesso»
Se per definire la personalità è stato creato un modello utile alle diagnosi cliniche che definisce 5 macrotratti da identificare tra estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura mentale-chiusura mentale secondo gli studi di Lewis Goldberg del 1993, il test sulle dimensioni sessuali affrontato in questo articolo amplia la classificazione a sette dimensioni. Facendo questo test ci si attribuisce aggettivi qualitativi come “attraente”, “mascolino”, “generoso”, “amorevole” su una scala di gradimento che varia da tre pollici in su a tre pollici in giù. Da qui, emerge l'atteggiamento di ognuno in base alle dimesioni sessuali come la consapevolezza del proprio aspetto, l'esclusività relazionale, l'orientamento di genere, la risposta all'impulso, la disposizione al contatto fisico, l'investimento emotivo e l'orientamento sessuale. La parte interessante del risultato è confrontare i risultati ottenuti rispetto alla media del genere di riferimento. «Ho tutti valori sballati rispetto alla media» dice Livio mentre guardiamo insieme la panoramica, «questo è un dato che può farmi riflettere e aiutarmi a capire cose di me in rapporto al sesso. È una fotografia interessante di chi sono oggi, se lo facessi più avanti probabilmente, in circostanze di vita diverse, non avrei gli stessi risultati.» Ci sono parametri che ci interessano più di altri, come la disposizione erotofilica, cioè al piacere che si prova dal contatto fisico vissuto anche non con il partner se si è monogami, il coinvolgimento emotivo e la restrizione sessuale, che indica quanto si è capaci e disposti di limitare la risposta ad uno stimolo.
“Perché non riesco a fare sesso occasionale?” tra FOBO e coinvolgimento emotivo
Il coinvolgimento emotivo, tema caldo nel panorama relazionale dove si vive la FOBO, Fear of Better Options ovvero la paura di perdere l'occasione migliore mentre si fa swipe a destra o a sinistra, porta conseguentemente a volere o dovere prendere gli incontri “meno sul serio”. O a renderti una persona troppo sensibile se per l'ennesima volta quel match che sembrava perfetto alla fine non è andato come speravi, come un agnello che in un mondo di lupi rischierà sempre di essere mangiato vivo per cui entra in protezione. Chi viene coinvolto emotivamente in queste circostanze però spesso, oltre ad essere più incline all'amore romantico, è più connesso con le sue emozioni di quanto pensi rispetto a chi ne fugge. E dipende da molti fattori. Livio infatti spiega che, per quanto sia giusto usare il libero arbitrio, la parte emozionale non è scissa dal rapporto sessuale, anzi ne fa completamente parte e non va minimizzata: «mi è capitato di sentirmi chiedere “perché non riesco a fare sesso occasionale?” come se fosse obbligatorio o sbagliato. In generale sono molto sex positive, ma non c'è niente di male a riconoscere che per come siamo e per la propria personalità si possa essere disposti a fare sesso occasionale, oppure a riconoscere che non è il nostro e prediligiamo il sesso con un coinvolgimento emotivo e/o mentale», conclude.
Il sesso come valuta di scambio
«Il mondo delle relazioni è stato stravolto solo recentemente. Il porno, lo scardinamento del matrimonio come fondamento sociale e la diversa modalità di approccio alle relazioni hanno cambiato tutto. Oggi il sesso è una valuta di scambio con cui rompere il ghiaccio. Immergersi nella conoscenza di qualcuno è una cosa secondaria. Nella storia dell'uomo l'ordine invece è sempre stato inverso: prima avveniva il corteggiamento, tipicamente condotto dalla parte maschile mentre la donna applicava la selezione tra i corteggiatori e solo una volta scelto si passava sul piano fisico. Questo meccanismo ha un valore chimico più che culturale (per fortuna, ndr.): se pensiamo che nell'uomo ossitocina, l'ormone della felicità che determina la fase dell'innamoramento, si genera nel periodo del corteggiamento e per la donna invece nella fase del sesso, è chiaro che con l'approccio sesso-valuta, abbiamo invertito l'ordine. Non è necessariamente negativo, ma è ovvio che ha delle complessità». Soprattutto per la controparte femminile, se la mettiamo sul piano organolettico. Per questo conoscere la propria personalità sessuale consente di non cadere in situazioni potenzialmente dolorose emotivamente, come appunto il sesso occasionale oppure al contrario di non applicare una limitazione allo stimolo sessuale se ne si sente invece la spinta. Strumenti come questo test, accompagnati dalla terapia e da un lavoro sincero con se stessi, consentono di muoversi nel mondo delle relazioni con una mappa e non come una trottola impazzita che reagisce agli stimoli che incontra.
Perché, nonostante tutto, non è mai solo sesso.
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