Picierno smonta la polemica: "Surreale, non si incontra solo chi la pensa come te"
Acque mosse in casa Pd. L'incontro tra l'europarlamentare Pina Picierno e una delegazione del think tank Israel Defense and Security Forum (Idsf) ha scatenato l'ennesimo putiferio e spaccato i Dem. Da Andrea Orlando, a Laura Boldrini, da Susanna Camusso a Nico Stumpo: una schiera di indignati si è opposta all'appuntamento preso dalla vicepresidente del Parlamento europeo con delega all'antisemitismo e all'assemblea del Mediterraneo accusandola di essere un'amica degli ebrei e di sposare posizioni incompatibili con la forza politica guidata da Elly Schlein. A smontare la polemica, definendola "surreale", è stata oggi Picierno stessa: "C'è una situazione di antisemitismo e se qualcuno mi chiede un appuntamento per discutere di antisemitismo, io l'incontro: questo non toglie niente alle mie posizioni che sono naturalmente molto distanti, come ho detto in tante occasioni, da quelle di questa associazione e sono molto distanti da quelle di Netanyahu", ha detto a proposito nella gogna mediat

Acque mosse in casa Pd. L'incontro tra l'europarlamentare Pina Picierno e una delegazione del think tank Israel Defense and Security Forum (Idsf) ha scatenato l'ennesimo putiferio e spaccato i Dem. Da Andrea Orlando, a Laura Boldrini, da Susanna Camusso a Nico Stumpo: una schiera di indignati si è opposta all'appuntamento preso dalla vicepresidente del Parlamento europeo con delega all'antisemitismo e all'assemblea del Mediterraneo accusandola di essere un'amica degli ebrei e di sposare posizioni incompatibili con la forza politica guidata da Elly Schlein. A smontare la polemica, definendola "surreale", è stata oggi Picierno stessa: "C'è una situazione di antisemitismo e se qualcuno mi chiede un appuntamento per discutere di antisemitismo, io l'incontro: questo non toglie niente alle mie posizioni che sono naturalmente molto distanti, come ho detto in tante occasioni, da quelle di questa associazione e sono molto distanti da quelle di Netanyahu", ha detto a proposito nella gogna mediatica (e non solo) di cui è stata vittima.
"Un conto sono le opinioni politiche, un altro conto è la funzione del vice presidente del Parlamento europeo che incontra delle associazioni per discutere di antisemitismo. Questo è l'abc del rispetto della funzione istituzionale", ha continuato l'esponente del Pd, ribadendo di aver agito per la sua veste istituzionale e non per l'appartenenza alla galassia Dem. Poi l'attacco frontale a quei parlamentari del Pd che hanno sollevato il polverone puntandole il dito contro: "Dovrebbero sapere che non si incontrano a livello istituzionale soltanto le persone che la pensano come te", ha scandito a margine del secondo congresso nazionale di Azione. Ne ha parlato con la segretaria Elly Schlein? La risposta è stata secca: "No". Il Pd, ha sottolineato, "è un partito plurale con posizioni complementari tutte legittime", ma se "è chiaro che non si incontrano soggetti sanzionati, non si incontrano persone che sono entità, che sono oggetto di sanzioni, finché si parla di liberi cittadini mi pare una discussione decisamente surreale".
"C'è un nuovo mondo là fuori che ha bisogno di una nuova sinistra, di una nuova democrazia, di una nuova Europa, di un nuovo coraggio, di una nuova responsabilità, di una nuova Italia consapevole del suo ruolo in Europa e nel mondo. Una nuova Italia che sappia promuovere le sue grandi capacità frustrate dalla conservazione e dalla rendita di posizione. Che sappia incoraggiare le sue aspirazioni alle libertà democratiche ed economiche. Che sappia sostenere la sua unità che è più forte di chi ha voluto e vuole ancora dividerla. Che sappia coltivare la sua relazione con le spinte più innovatrici e di progresso culturale, tecnologico e sociale del continente. Questa è l'alternativa di governo e su questo bisogna costruirla", ha aggiunto poi parlando del ruolo delle opposizioni.
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