Pier Silvio Berlusconi a tutto campo: “Niente politica, il governo sta facendo bene”
“Niente politica”. Lo ha confermato Pier Silvio Berlusconi, l'AD Mediaset, in un incontro stampa, ieri sera negli studi di Cologno Monzese. “Primo, voglio continuare a fare il mio mestiere, io amo Mediaset e penso che il mio lavoro non sia finito, anche perché anche mai fosse, e non è, non ritengo serio improvvisarsi dall'oggi al domani, dovrei avere dei bei tempi di preparazione e fare una bella gavetta. Terzo, forse la cosa più importante, perché c'è un governo stabile e c'è un Governo che sta facendo bene. Pensiamo a quello che sta succedendo in Francia e in Germania, sta facendo bene in un momento molto complicato, provando a fare il meglio possibile. Per quanto riguarda Mediaset – ha aggiunto - siamo in un momento bello dal punto di vista dei risultati soprattutto in Italia, ma molto complicato e cruciale dal punto di vista dello sviluppo. Lo ripeto : Io rimango qua e amo questa azienda e tutte le persone che ci lavorano”. Il Bilancio e i progetti dell'ad di Mediaset, che parla a
“Niente politica”. Lo ha confermato Pier Silvio Berlusconi, l'AD Mediaset, in un incontro stampa, ieri sera negli studi di Cologno Monzese. “Primo, voglio continuare a fare il mio mestiere, io amo Mediaset e penso che il mio lavoro non sia finito, anche perché anche mai fosse, e non è, non ritengo serio improvvisarsi dall'oggi al domani, dovrei avere dei bei tempi di preparazione e fare una bella gavetta. Terzo, forse la cosa più importante, perché c'è un governo stabile e c'è un Governo che sta facendo bene. Pensiamo a quello che sta succedendo in Francia e in Germania, sta facendo bene in un momento molto complicato, provando a fare il meglio possibile. Per quanto riguarda Mediaset – ha aggiunto - siamo in un momento bello dal punto di vista dei risultati soprattutto in Italia, ma molto complicato e cruciale dal punto di vista dello sviluppo. Lo ripeto : Io rimango qua e amo questa azienda e tutte le persone che ci lavorano”. Il Bilancio e i progetti dell'ad di Mediaset, che parla a ruota libera di politica, tv, Giambruno, reality show.
I RICAVI - “I ricavi di Mfe - MediaForEurope (il nome del Gruppo Mediaset dal 2021) sono saliti del 7,7% con un triennio di utili che è arrivato a un miliardo di euro. E poi ci sono gli ascolti televisivi, nel totale giornata alla pari con la Rai (36,8 contro il 36,7)e decisamente migliori nel target commerciale (15-64 anni) con Mediaset al 39,5% di share e Rai al 31,3%”.
IL CANONE RAI - “Diminuirlo è una mossa di propaganda. Togli 20 euro dal canone, poi devi riprendere 430 milioni dalla fiscalità generale; togli da una tasca, prendi dall'altra. Non cambia un granché.E lo dico nonostante io abbia un ottimo rapporto con Salvini. Credo che la politica dovrebbe avere un occhio di riguardo per la Rai e per l'audiovisivo in generale. Siamo il Paese dove si investe di meno nell'audiovisivo: indebolire il sistema aprirebbe solo le porte alle multinazionali. La Rai, tuttavia, dovrebbe fare più servizio pubblico che non vuol dire non produrre programmi di intrattenimento come Ballando o Belve. Mi sembra però che su questo aspetto la tv di Stato non abbia una missione sufficientemente chiara”.
IL CASO PROSEBIEN - “Abbiamo lavorato per avere la possibilità di avere un finanziamento da 3,4 miliardi da parte di svariate banche. Ce l'abbiamo. Il fatto che abbiamo deciso in questo momento di avere questa possibilità è perché così siamo pronti a tutto. Siamo pronti a capire se e cosa sarà giusto fare in Germania, ma anche ad altro. Quindi, non solo Germania. Speriamo che il 2025 “sia l'anno buono non per un'offerta d'acquisto, ma per fare un cambio di passo nella nostra strategia internazionale. La situazione in Germania è molto complicata, crisi politica, crisi economica e crisi dell'automotive. Siamo in una fase di voler capire meglio, ma abbiamo un progetto industriale in cui crediamo sempre di più, abbiamo la prova che il nostro modello crossmediale è veramente efficace, abbiamo le prove che fare sinergie con un altro Paese – parlo della Spagna – funziona, quindi vogliamo andare avanti. Penso che il management dei tedeschi, con tutto il bene e con tutto il rispetto, si debba dare una mossa”.
IL DESTINO DI GIAMBRUNO - “Andrea Giambruno è responsabile di un segmento importante che è ‘Diario del giorno', credo che questo sia più importante di andare in video. Ci tiene? Vedremo, ma è un giornalista Mediaset, di sicuro tornerà in video. A oggi non ci sono progetti specifici che lo riguardano, ma penso che lui debba essere contento di lavorare a un prodotto di cui è responsabile. Se c'è un tipo di atteggiamento nei confronti di Giambruno e non solo, è un atteggiamento protettivo, non è un atteggiamento negativo”.
GLI ASCOLTI DI STRISCIA LA NOTIZIA - “È innegabile che stia vivendo un momento faticoso, dopo 37 anni è normale che succeda. Parlo spesso con Antonio Ricci e sono fiducioso che trovi la strada per tornare a crescere. Per il futuro non escludo un'alternanza di prodotto, ma oggi conto molto su Antonio”.
IL FESTIVAL DI SANREMO - “Onestamente non ho ancora capito cosa stia succedendo, riferendosi alla possibilità indicata dalla sentenza del Tar della Liguria secondo cui dal 2026 si dovrà procedere all'affidamento del Festival con una gara aperta agli operatori del settore. Non mi pongo la domanda per Mediaset: penso che riguardo a certi ambiti sia necessario essere rispettosi. Per me Sanremo oggi è un pezzo di Rai per cui non mi pongo la domanda. Se mai un domani dovesse essere sul mercato veramente un oggetto da considerare in ottica commerciale, lo valuteremo con l'atteggiamento giusto che è quello di un'azienda commerciale che valuta costi e ricavi”. Per quanto riguarda la controprogrammazione del periodo sanremese conferma la linea degli scorsi anni: “Facciamo una televisione commerciale, a seconda di quanto mercato c'è, rimaniamo più o meno accesi, una puntata delle Iene, un raddoppio forse del Grande Fratello”
THIS IS ME - “Del programma This Is Me, sono contentissimo. È un bel prodotto, con una curva di ascolti impressionante e una composizione di ascolto pazzesca. Spero tantissimo che ci sia un'altra e poi un'altra edizione. A oggi non ne abbiamo ancora parlato in maniera concreta, bisognerà chiederlo a Maria De Filippi e Silvia Toffanin ma spero proprio di sì. Prima del lancio del programma ero veramente teso - ha confessato Pier Silvio -. Il prodotto nasce da una telefonata tra me e Maria De Filippi. Le ho detto: ‘Dobbiamo fare qualcosa per celebrare Amici, è un successo troppo importante che va al di là del successo televisivo. Hai fatto un pezzo di storia della tv italiana'. Come conseguenza è nato ‘This Is Me'. Maria ha poi pensato Silvia Toffanin, una scelta di cui mi sento onorato.
LA TALPA - “La Talpa è stata vissuta come un progetto travagliato, penso ad alcune cose che ho letto, è un esperimento di cui noi siamo contenti. L'esperimento da un punto di vista crossmediale a noi è piaciuto. Commercialmente ha funzionato molto bene - spiega Pier Silvio Berlusconi - Di esperimento trattasi, devo dire che il prodotto non è venuto perfetto: era un primo tentativo e, soprattutto pensando a Canale 5, era un prodotto che, anche se fatto abbastanza bene, non aveva i polmoni per Canale 5. Questo è quanto. Non escludo che non si possa pensare di rifarlo e non escludo assolutamente, anzi sono convinto, che altri esperimenti di questo tipo, che incrociano contenuto tv e contenuto web in maniera sempre più intensa noi andremo a farli sia sulle fiction che su generi più legati, più vicini all'intrattenimento e ai reality. Diletta ha fatto ciò che ci aspettavamo. È probabile che in futuro ci siano altre collaborazioni con Mediaset. Oggi non c'è niente di definito".
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