Piracy Shield: Google contro le ultime decisioni del Governo

Google esprime perplessità sulle recenti modifiche apportate alla piattaforma Piracy Shield

Piracy Shield: Google contro le ultime decisioni del Governo

Dopo l'introduzione di Piracy Shield all'inizio dell'anno e il recente avvio di una gara per potenziarne le capacità, torniamo a parlare della piattaforma anti pirateria il cui scopo è quello di bloccare i siti che trasmettono illegalmente contenuti protetti dal copyright; alcuni cambiamenti sono attualmente al vaglio del Governo italiano, cambiamenti che hanno già suscitato le perplessità di Google.

Dopo l'approvazione da parte del Senato, anche la Camera ha espresso parere positivo per alcuni cambiamenti da introdurre nella gestione della piattaforma, Piracy Shield figura nel testo dell'ultimo decreto Omnibus dove si paventa la possibilità di colpire gli indirizzi IP di siti web e portali, anche qualora questi non abbiano nulla a che vedere con la trasmissione di contenuti calcistici coperti dal diritto d'autore.

Secondo il Governo spetterà anche ai fornitori di servizi VPN e DNS rimuovere, entro 30 minuti dalla segnalazione, gli indirizzi IP sospetti, dovendo al contempo fornire l'eventuale prova di innocenza all'Autorità che ne impone il blocco. Il colosso di Mountain View, alla luce delle recenti disposizioni, ha deciso di esprimere il proprio dissenso, sottolineando come quanto previsto sia in realtà controproducente.


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