Pitti Uomo 107 corre verso i 13mila visitatori. Quasi 5mila i buyer esteri
“Avevamo bisogno di una partenza così per uscire da un clima di attesa e di incertezza”. Esordisce con queste parole Raffaello Napoleone, nella nota diramata da Pitti Immagine di cui è amministratore delegato, a proposito dei dati di chiusura preliminare dell’edizione numero 107 di Pitti Uomo, la kermesse fiorentina dedicata al menswear al termine oggi, 17 […]
“Avevamo bisogno di una partenza così per uscire da un clima di attesa e di incertezza”. Esordisce con queste parole Raffaello Napoleone, nella nota diramata da Pitti Immagine di cui è amministratore delegato, a proposito dei dati di chiusura preliminare dell’edizione numero 107 di Pitti Uomo, la kermesse fiorentina dedicata al menswear al termine oggi, 17 gennaio, presso la Fortezza da Basso.
Secondo i dati registrati fino alle 12 di ieri mattina, terzo giorno di manifestazione, l’appuntamento corre verso quota 13mila visitatori, con 8mila presenze rappresentate dai compratori italiani e quelli esteri già a quota 4.700, che verosimilmente diventeranno 5mila al termine della giornata di oggi.
Finora i primi Paesi in ordine di affluenza sono Germania, Spagna, Regno Unito, Olanda, Turchia, Giappone, Stati Uniti, Francia, Svizzera, Belgio, Russia, Corea del Sud, Cina, Svezia, Canada. Complessivamente, i numeri rappresentano una crescita rispetto agli 11 buyer raccolti in fiera nell’edizione di giugno 2024, ma si piazzano al di sotto quelli dell’edizione di un anno, la numero 105, chiusa con un’affluenza di circa 20mila visitatori.
“La grande parte del merito va, inutile dirlo, agli espositori – prosegue Napoleone: primo perché hanno rinnovato la fiducia e l’investimento nel salone; secondo perché hanno portato collezioni di grande qualità produttiva, di ricerca stilistica e con tanti elementi di innovazione. Non ultimo mi sembra che molti listini prezzi indichino un equilibrato rapporto tra giusta valorizzazione dei materiali e della manifattura e opportuna sintonia con una certa prudenza espressa dai consumatori”.
“In giro per i padiglioni e i corridoi ho raccolto molta soddisfazione tra gli espositori – gli fa eco Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – sia per la quantità e qualità dei buyers sia per la fisionomia del salone stesso, come piattaforma globale per gli scambi e canale insostituibile di comunicazione, soprattutto nella fase centrale della stagione di vendite. E mi piace rimarcare il fatto che in tanti si siano espressi in termini di sistema e non solo di singola azienda. C’è un sentimento di solidarietà che raramente ho sentito così forte”.
Qual è la vostra reazione?