Putin e Trump, la partita a scacchi è appena iniziata: l'Armata rossa non c'è più, ora c'è il Pulsante rosso
Siamo alle prime mosse, tutto può fallire, ma la partita a scacchi tra Donald Trump e Vladimir Putin è iniziata. All'apertura fulminea del presidente americano, l'uomo del Cremlino ha risposto muovendo un pedone, cogliendo di sorpresa i tanti che si erano affrettati a dire che la Russia non aveva alcun motivo per raccogliere la sfida. Putin viene dalla scuola del Kgb, resta un figlio della storia dell'Unione sovietica che, bisogna ricordarlo, è stata una grande scuola di scacchisti e strateghi. Dopo il crollo del Muro di Berlino, la categoria dei “cremlinologi” fu mandata in pensione, si disse che non servivano più, che l'Orso russo era andato per sempre in letargo. Fu un grande errore dell'Occidente, il primo di una lunga serie, la storia non era finita come sentenziò Francis Fukuyama, ne stava iniziando un'altra e improvvisamente l'Europa ha scoperto di non essere pronta a leggere la nuova mappa. Trump ha innescato un Big Bang nelle relazioni internazionali e molte cose accadranno,

Siamo alle prime mosse, tutto può fallire, ma la partita a scacchi tra Donald Trump e Vladimir Putin è iniziata. All'apertura fulminea del presidente americano, l'uomo del Cremlino ha risposto muovendo un pedone, cogliendo di sorpresa i tanti che si erano affrettati a dire che la Russia non aveva alcun motivo per raccogliere la sfida.
Putin viene dalla scuola del Kgb, resta un figlio della storia dell'Unione sovietica che, bisogna ricordarlo, è stata una grande scuola di scacchisti e strateghi. Dopo il crollo del Muro di Berlino, la categoria dei “cremlinologi” fu mandata in pensione, si disse che non servivano più, che l'Orso russo era andato per sempre in letargo. Fu un grande errore dell'Occidente, il primo di una lunga serie, la storia non era finita come sentenziò Francis Fukuyama, ne stava iniziando un'altra e improvvisamente l'Europa ha scoperto di non essere pronta a leggere la nuova mappa.
Trump ha innescato un Big Bang nelle relazioni internazionali e molte cose accadranno, sta finendo l'ordine costruito dagli americani dopo il 1945. Tutti si chiedono cosa c'è nella testa di Putin, immaginando di sapere cosa ronza nella testa di Trump e in quella di Zelensky, ma non essendo ancora chiaro cosa è la vittoria e la sconfitta per gli Stati Uniti, la Russia e l'Ucraina, lo scenario è aperto. Il fatto nuovo è che dopo tre annidi guerra di logoramento, c'è un movimento diverso dei pezzi sulla scacchiera.
È l'elemento della “pazienza” a fare della Russia un avversario difficile per chiunque, Putin ha dimostrato di essere un erede della tradizione militare sovietica, con un elemento nuovo rispetto alle campagne sanguinose di Stalin: ai limiti della battaglia sul terreno dell'Ucraina ha aggiunto lo spazio di una guerra senza limiti, quella con la bomba atomica. Per questo Trump alla Casa Bianca ha detto a Zelensky «stai giocando con la terza guerra mondiale». Non è un'iperbole trumpiana, è la realtà. È l'elemento della deterrenza nucleare a cambiare lo schema, il mito dell'invincibile Armata Rossa è svanito, ma sostituito dal Pulsante Rosso, la minaccia dei missili intercontinentali armati di testata nucleare. E per questo sono Washington e Mosca a parlare, tutti conoscono il finale del film “WarGames”, dove all'ultima schermata del videogioco si scopre che non vince nessuno.
Qual è la vostra reazione?






