Pvh nel mirino cinese per presunta condotta impropria nello Xinjiang
Pvh finisce nel mirino delle autorità cinesi per presunta condotta impropria nella controversa regione dello Xinjiang. Il ministero del commercio della Repubblica popolare, si legge su Reuters, prevedrebbe di convocare il gruppo statunitense a cui fanno capo tra gli altri Tommy Hilfiger e Calvin Klein “nel prossimo futuro”. La convocazione seguirebbe un’indagine già avviata lo […]
Pvh finisce nel mirino delle autorità cinesi per presunta condotta impropria nella controversa regione dello Xinjiang. Il ministero del commercio della Repubblica popolare, si legge su Reuters, prevedrebbe di convocare il gruppo statunitense a cui fanno capo tra gli altri Tommy Hilfiger e Calvin Klein “nel prossimo futuro”.
La convocazione seguirebbe un’indagine già avviata lo scorso settembre “per sospette violazioni dei principi di negoziazione di mercato” proprio in merito ai prodotti legati alla produzione nello Xinjiang.
Nota per il cotone e per le pratiche di lavoro non etiche adottate a discapito della minoranza degli uiguri, la regione dello Xinjiang è diventata negli ultimi anni oggetto di dibattito per i brand che lì rintracciano parte della propria produzione e vedono nella Cina un mercato di riferimento. Ultimo caso, quello che ha visto Uniqlo boicottato dai consumatori cinesi dopo aver dichiarato di non utilizzare più il cotone proveniente dall’area incriminata.
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