Quanto costa una causa di violazione dei dati? MGM la risolve con 45 milioni di $
Quanto sono davvero al sicuro i nostri dati?
MGM Resorts International, azienda nota per i suoi resort in cui il gioco d'azzardo è nevralgico, ha deciso di versare 45 milioni di dollari per risolvere una causa collettiva legata a due violazioni dei dati che hanno esposto le informazioni personali di ben 37 milioni di clienti. La vicenda riguarda, appunto, due episodi distinti: un data breach nel 2019 e un attacco ransomware nel 2023, che ha mandato in tilt slot machine e bancomat nei casinò di Las Vegas.
COSA È STATO RUBATO
Secondo i documenti depositati in tribunale, gli hacker sono riusciti ad accedere ai sistemi di MGM e hanno sottratto informazioni sensibili come nomi, indirizzi, numeri di telefono, email, date di nascita e numeri di passaporto. La situazione è diventata ancora più grave con l'attacco ransomware del 2023, che ha permesso ai cybercriminali di mettere le mani anche su patenti di guida, documenti militari e numeri di previdenza sociale. Dati preziosissimi che, nelle mani sbagliate, possono portare a furti d'identità e truffe.
Il piano di risarcimento prevede pagamenti di 75, 50 o 20 dollari, a seconda del tipo di dati compromessi. Chi invece ha subito danni documentabili a causa della violazione potrà richiedere fino a 15.000 dollari. Certo, non si tratta di cifre che possono cancellare il rischio corso, ma rappresentano almeno un riconoscimento del danno subito.
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