Ralph Lauren e Anna Wintour insigniti della Presidential Medal of Freedom

Premiazioni e onorificenze per la moda alla Casa Bianca. Il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel corso della cerimonia svoltasi sabato 4 gennaio scorso ha insignito il designer Ralph Lauren e Anna Wintour, editor in chief di Vogue Us e chief content officer di Conde Nast, della più alta onorificenza civile americana, la Presidential Medal of Freedom, conferita a coloro che hanno contribuito in modo significativo agli interessi nazionali e di sicurezza, alla pace nel mondo, o a figure culturali con grande influenza sul pubblico.

Tra le 19 personalità a cui è stata conferita la medaglia, lo stilista newyorkese è stato il primo designer a ricevere il premio da quando è stato istituito dal presidente John F. Kennedy nel 1963. Considerato tra i principali player del lusso, il brand Ralph Lauren nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2025-26 ha archiviato ricavi netti pari a 1,7 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro) e una crescita (sia a cambi costanti che variabili) del 6 per cento. Nel corso della sua carriera, lo stilista è stato insignito anche del titolo di Cavaliere Onorario dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico e del titolo di Cavaliere della Legion d’Onore in Francia per il suo contributo come stilista e imprenditore. Dal 2008 Ralph Lauren è anche il fornitore ufficiale del Team Usa alle Olimpiadi.

Anna Wintour, caporedattrice della testata americana dal 1988, la Wintour è stata invece definita “una paladina delle cause filantropiche e anche la principale ideatrice della raccolta fondi annuale del Met Gala“, si legge nella nota della Casa Bianca. L’editor in chief ha inoltre sostenuto il Partito Democratico, inclusa la raccolta fondi per la candidatura di Biden, ed è stata premiata per la sua capacità di usare “la moda come specchio per riflettere la nostra cultura”.

Insieme ad Anna Wintour e Ralph Lauren, a ricevere la Presidential Medal of Freedom anche altri nomi di punta della politica, del giornalismo, dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria, tra cui lo chef José Andrés, il frontman della rock band U2 Bono, l’ex Segretario della difesa degli Stati Uniti Ashton Carter (postumo), l’ex segretaria di Stato degli Stati Uniti Hillary Clinton, l’attore Michael J. Fox, l’imprenditore Tim Gill, l’etologa e ambientalista Jane Goodall, l’attivista Fannie Lou Hamer (postuma), il giocatore di basket Earvin “Magic” Johnson, il politico Robert Francis Kennedy (postumo), il giocatore di calcio Lionel Messi, il divulgatore scientifico Bill Nye, il politico George Romney (postumo), l’imprenditore David Rubenstein, l’imprenditore e filantropo George Soros, il produttore televisivo e sceneggiatore George Stevens Jr. e, infine, l’attore e regista Denzel Washington.