Realtà virtuale e stimolazione cerebrale: nuova frontiera per migliorare la memoria

I ricercatori ritengono che stimolando l'ippocampo si aumenti temporaneamente la plasticità cerebrale

Realtà virtuale e stimolazione cerebrale: nuova frontiera per migliorare la memoria

Un team di ricercatori svizzeri dell'EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) ha sviluppato un innovativo metodo non invasivo per migliorare la memoria spaziale, combinando realtà virtuale e stimolazione cerebrale profonda. La scoperta potrebbe aprire nuove strade per il trattamento del declino cognitivo senza ricorrere a farmaci o interventi chirurgici.

La ricerca, pubblicata su Science Advances, ha dimostrato come questa combinazione di tecnologie possa migliorare significativamente la capacità di orientamento e memoria spaziale nei soggetti sani. Queste le parole di Friedhelm Hummel, direttore del Hummel Lab e co-autore dello studio.

Trovando un modo per migliorare la memoria spaziale senza chirurgia o farmaci, stiamo affrontando un problema serio per una popolazione sempre più numerosa - gli anziani - così come per i pazienti con traumi cerebrali e quelli affetti da demenza.


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