Reddito di libertà 2025: i dettagli sulla misura per contrastare la violenza sulle donne
lentepubblica.it La violenza contro le donne resta un’emergenza, come indicato dai dati presentati dal Ministro Piantedosi alla Camera: per contrastarla anche per il 2025 riparte il cosiddetto Reddito di libertà. A fornire un quadro aggiornato della situazione è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto alla Camera per rispondere a un’interrogazione riguardante l’intensificazione delle misure di […] The post Reddito di libertà 2025: i dettagli sulla misura per contrastare la violenza sulle donne appeared first on lentepubblica.it.

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La violenza contro le donne resta un’emergenza, come indicato dai dati presentati dal Ministro Piantedosi alla Camera: per contrastarla anche per il 2025 riparte il cosiddetto Reddito di libertà.
A fornire un quadro aggiornato della situazione è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto alla Camera per rispondere a un’interrogazione riguardante l’intensificazione delle misure di prevenzione e contrasto. Il tema, divenuto prioritario nell’agenda politica, ha visto un rafforzamento degli strumenti normativi con l’approvazione unanime della legge n. 168 nel novembre 2023.
Secondo il ministro, affrontare il fenomeno in modo efficace richiede un’azione coordinata tra istituzioni e società civile. L’approccio repressivo, seppur fondamentale, non è sufficiente: è indispensabile un intervento multidisciplinare che agisca sulle cause profonde della violenza, promuovendo un cambiamento culturale diffuso.
Gli ultimi dati su violenza e femminicidi
I dati sui femminicidi rimangono preoccupanti, segnalando la necessità di interventi non solo punitivi, ma anche educativi. Un aspetto cruciale riguarda le giovani generazioni, come dimostrano episodi recenti che hanno acceso il dibattito pubblico. Fenomeni emergenti, tra cui la pratica della taharrush gamea, destano ulteriore allarme, specialmente tra i giovani di seconda generazione.
La legge n. 168 introduce misure mirate a integrare prevenzione, repressione e tutela delle vittime. Nell’ambito delle competenze del Ministero dell’Interno, risultano rafforzati i meccanismi di protezione attraverso strumenti quali l’ammonimento del questore e l’introduzione di una vigilanza dinamica da parte del prefetto. Inoltre, sono state ampliate le ipotesi di arresto in flagranza differita. Nel 2024 si è registrato un incremento significativo delle misure adottate: 2.746 ammonimenti per stalking e revenge porn (+44% rispetto all’anno precedente) e 5.858 ammonimenti per violenze domestiche (+126%). Grazie alle nuove disposizioni, sono stati effettuati 415 arresti in flagranza differita.
Parallelamente all’attività repressiva, proseguono le iniziative di sensibilizzazione promosse dalla Polizia di Stato, come la campagna “Questo non è amore“, che attraverso le questure fornisce supporto alle vittime, incoraggiandole a uscire dall’isolamento. La Polizia Postale, invece, porta avanti interventi educativi sui pericoli della rete, in particolare riguardo ai rischi connessi al revenge porn.
Reddito di libertà 2025: i dettagli sulla misura per l’anno in corso
Un ulteriore strumento di supporto alle donne vittime di violenza è il Reddito di Libertà, misura economica destinata a favorire l’autonomia personale e abitativa di chi fugge da situazioni di abuso. L’indennità, pari a 500 euro mensili per un massimo di 12 mesi, è cumulabile con altri aiuti, come l’Assegno di Inclusione. La recente circolare INPS del 5 marzo 2025 ha fornito le indicazioni per la presentazione delle domande, disciplinando anche un regime transitorio che consente la ripresentazione di richieste respinte per insufficienza di fondi.
Dal 5 marzo al 18 aprile 2025, i Comuni possono inoltrare nuovamente le domande non accolte, previa verifica dei requisiti, con priorità sulle nuove richieste. La procedura, tramite il portale INPS dedicato alle prestazioni sociali, consente ai Comuni di monitorare lo stato delle domande e di fornire alle interessate copia della richiesta trasmessa. Inoltre, la circolare ha stabilito che, nel caso in cui la beneficiaria abbia già percepito alcune mensilità prima dell’esaurimento dei fondi, le erogazioni riprenderanno senza necessità di una nuova istruttoria.
Una volta terminato il periodo transitorio, il Reddito di Libertà sarà accessibile attraverso il modulo SR208, secondo le tempistiche indicate dall’INPS. Le nuove richieste saranno valutate in base alla disponibilità delle risorse stanziate, con la possibilità di ulteriori rifinanziamenti futuri.
Per favorire la diffusione di questa misura e garantire che le donne in difficoltà ne siano informate, l’INPS ha avviato una campagna di comunicazione in collaborazione con i Centri Antiviolenza e i Servizi Sociali territoriali, che svolgeranno un ruolo cruciale nel supporto all’inoltro delle domande.
Il testo del messaggio INPS
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