Reputazione all’Italiana: l’eccellenza degli italiani in America viene celebrata agli Italian Reputation Award 2025
La seconda edizione degli Italian Reputation Award si è tenuta questo fine...
La seconda edizione degli Italian Reputation Award si è tenuta questo fine settimana presso l’Istituto Italiano di Cultura su Park Avenue. Presentati in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di NYC, Reputation Research e la Italia-America Reputation Lab Foundation, i premi celebrano l’eccellenza in vari ambiti, mettendo in evidenza come gli italiani all’estero migliorino l’immagine globale del nostro Paese.
Moderata dalla giornalista di Sky TG24 Cristiana Mancini, la cerimonia si è aperta con un messaggio preregistrato del Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato l’importanza della reputazione come un «valore intangibile e difficile da quantificare». Ha inoltre evidenziato l’unicità di New York nel rappresentare la cultura italiana: «NY è una delle città più italiane al mondo al di fuori del nostro Paese».
«Chiedi a mille persone che cos’è la reputazione e avrai mille risposte diverse», ha spiegato Davide Ippolito, fondatore di Reputation Research e creatore dei premi.
Ogni premiato ha ricevuto una medaglia in stile romano, disegnata da Marco De Luca, con una dea che simboleggia la reputazione.
«Purtroppo oggi nel mondo del giornalismo la tendenza è creare scandalo per avere successo», ha detto Mario Calvo-Platero durante il suo discorso di accettazione. Platero lavora per il prestigioso quotidiano La Repubblica ed è stato in prima linea nella copertura di numerosi eventi storici durante la sua lunga carriera giornalistica.
Emanuele Battista e Alessio Sansò hanno condiviso un premio in riconoscimento della loro startup tecnologica Limitless Medical, che sta sviluppando un nuovo tipo di sedia a rotelle con l’obiettivo di «ridare dignità ed orgoglio alle persone con disabilità», ha spiegato Sansò, che vive lui stesso con una disabilità.
Il loro dispositivo medico è progettato per consentire agli utenti di muoversi in posizione eretta.
Anche Alfonso Cerullo, Presidente di EssilorLuxottica, è stato riconosciuto nel mondo degli affari. Luxottica è il più grande produttore e rivenditore di occhiali da vista e da sole al mondo. Produce articoli per una lunga lista di marchi di lusso e rappresenta l’eccellenza del “Made in Italy.”
«Ci vuole tempo, lavoro e fare le cose giuste… la reputazione è legata all’etica», ha dichiarato Cerullo.
I dottori Virgilio Sacchini, oncologo, e Annamaria Colao, endocrinologa, sono stati entrambi riconosciuti per i loro contributi innovativi nel campo della medicina.
«Siamo una generazione che corre, che perde tutto quello che fa, questa è un’occasione per tornare a guardare con attenzione tutto quello che è stato fatto», ha riflettuto Colao.
Il suo lavoro attuale con la Scuola D’Italia a New York è incentrato sull’aiutare i giovani espatriati italiani a vivere in modo più sano e a preservare il patrimonio alimentare italiano.
Pasquale Punzo è stato premiato per il suo significativo contributo all’ingegneria ambientale: «Quando noi lavoriamo giorno per giorno non facciamo caso alla reputazione… mettiamo al centro il benessere generale», ha spiegato.
Padre Dario Edoardo Viganò ha conseguito il dottorato in cinema mentre serviva come sacerdote. È stato premiato per il suo lavoro unico nell’esplorare il rapporto tra cattolicesimo e cinema presso l’Accademia Italiana.
Il giovane chitarrista italiano Davide Pannozzo ha arricchito la cerimonia con esibizioni musicali dal vivo, ma non era l’unico artista presente: Emiliano Ponzi è stato premiato per il suo straordinario contributo nel campo delle arti visive.
Ponzi ha fatto il suo ingresso nella scena artistica di New York quest’anno con una mostra personale, e le sue illustrazioni sono state pubblicate in numerosi libri e riviste. «La chiamo condition, è quasi una malattia il bisogno di migliorarsi attraverso il mio lavoro», ha riflettuto.
Matteo Zuretti ha evidenziato il valore dell’identità culturale come una forza unica. Come membro della National Basketball Players Association (NBPA), la sua visione innovativa e il suo ponte culturale hanno elevato l’influenza dell’Italia nel panorama sportivo globale.
Zuretti ha condiviso la sua prospettiva sul ruolo di ambasciatore culturale nel suo campo: «Mi trovo spesso dentro stanze in cui sono l’unico straniero e mi chiedo perché… la risposta che mi do è perché sono italiano… la nostra identità culturale credo che sia una risorsa pazzesca».
Stefano Albertini ha ricevuto l’Italian Reputation Award per la sua dedizione alla promozione della cultura italiana negli Stati Uniti attraverso la Casa Italiana Zerilli-Marimò presso la NYU, che «organizza eventi gratuiti e aperti sulla cultura italiana», secondo il sito web.
La sua leadership ha trasformato la Casa Italiana in un centro fondamentale per lo scambio culturale e accademico.
Gli Italian Reputation Awards torneranno l’anno prossimo per continuare a celebrare l’eccellenza italiana all’estero e incoraggiare gli italiani a rappresentare il nostro Paese con onore.
Come ha osservato Christian Di Sanzo, membro della Camera dei Deputati italiana: «Questo premio serve a dare un valore al bene intangibile della reputazione».
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