Richemont, Catherine Rénier e Louis Ferla salgono nel cda del gruppo

Ancora cambi strategici ai piani alti di Richemont. Il colosso del lusso ha annunciato oggi, con effetto immediato, alcuni cambiamenti nel suo consiglio di amministrazione e nel senior executive committee (sec). Come comunicato sull’investor del gruppo, Catherine Rénier, CEO di Van Cleef & Arpels, Louis Ferla, CEO di Cartier, e Marie-Aude Stocker, recentemente nominata chief people pfficer di Richemont (precedente ricopriva la carica di direttrice delle risorse umane, sviluppo e prospettive di Van Cleef & Arpels), entrano a far parte del sec.

Contestualmente, Richemont ha reso noto che Jérôme Lambert lascerà il sec e il cda per assumere a tutti gli effetti il ruolo di CEO di Jaeger-LeCoultre – carica annunciata dal player svizzero lo scorso dicembre nel contesto di una serie di giri di poltrone. Per Lambert, che ha assunto la nuova posizione dal 1° gennaio, si tratta in realtà di un ritorno, in quanto in precedenza è stato alla guida della casa orologiera per oltre un decennio. Con il suo nuovo incarico veniva annunciata anche la nomina di Laurent Perves ad amministratore delegato di Vacheron Constantin.

In aggiunta, si legge nella nota diramata questa mattina, Boet Brinkgreve, CEO di Laboratoire de Haute Parfumerie et Beauté, lascerà l’azienda alla fine di aprile. Gli ingressi sigillano un anno di cambiamenti, a partire dalla nomina di Nicolas Bos a CEO di Richemont lo scorso maggio, parte della pianificazione della successione ai vertici aziendali per mano del presidente e fondatore Johann Rupert.

Commentando i cambiamenti, Bos ha dichiarato: “L’esperienza combinata di Catherine e Louis nell’industria e all’interno del gruppo, insieme alla loro conoscenza operativa e competenza come CEO delle nostre maison più grandi, sarà una grande risorsa per il nostro senior executive committee. Sono inoltre lieto che Marie-Aude si unisca al sec come nostra nuova chief people officer. Avere un CPO dedicato ci aiuterà a garantire che le nostre crescenti e in rapida evoluzione esigenze strategiche di gestione delle risorse umane siano soddisfatte in modo efficace. Colgo questa occasione per augurare a Jérôme il meglio nel suo nuovo ruolo e per ringraziarlo ancora una volta per il suo supporto negli ultimi mesi”.

Nel frattempo, dopo una prima semestrale deludente, il gruppo ha archiviato un terzo trimestre al di sopra delle aspettative, segnando un crescita complessiva dei ricavi del 10% (sia a tassi correnti sia a tassi costanti) a 6,2 miliardi di euro che – si leggeva in una nota della società – “è il dato sulle vendite più alto mai ottenuto da Richemont in un trimestre, nonostante una domanda ancora difficile in Cina, dove le vendite sono calate del 18 per cento”. Le vendite dei segmenti core della maison, ovvero la gioielleria (Buccellati, Cartier, Van Cleef & Arpels e Vhernier) e ‘altri’ (fashion e e-commerce) hanno registrato rispettivamente una progressione del 14%, sopra le attese di una crescita più moderata del 4%, e dell’11% che superava il consensus del 3 per cento. Migliorato anche il decremento del comparto orologeria – passato da un calo del 13 a una flessione dell’8 per cento.