Ricoveri ospedalieri: siamo ancora lontani dai livelli pre-pandemici
lentepubblica.it Il 2023 ha confermato una graduale ripresa dei ricoveri ospedalieri in Italia, proseguendo una tendenza iniziata nel 2021 dopo il drastico calo del 2020, dovuto agli effetti della pandemia di COVID-19. Tuttavia, il numero complessivo di ospedalizzazioni rimane inferiore ai livelli registrati prima della crisi sanitaria. Secondo lo “Short Report 2023” del Ministero della Salute, […] The post Ricoveri ospedalieri: siamo ancora lontani dai livelli pre-pandemici appeared first on lentepubblica.it.
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Il 2023 ha confermato una graduale ripresa dei ricoveri ospedalieri in Italia, proseguendo una tendenza iniziata nel 2021 dopo il drastico calo del 2020, dovuto agli effetti della pandemia di COVID-19.
Tuttavia, il numero complessivo di ospedalizzazioni rimane inferiore ai livelli registrati prima della crisi sanitaria.
Secondo lo “Short Report 2023” del Ministero della Salute, elaborato sulla base dei dati delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), l’attività ospedaliera ha evidenziato una crescita, seppur con margini ancora da colmare rispetto al passato.
Incremento delle dimissioni e delle giornate di degenza
Nel 2023, le dimissioni ospedaliere (esclusi i neonati sani) hanno raggiunto un totale di 7.672.987, con un aumento del 4,3% rispetto al 2022, ma un calo del 6,4% rispetto al 2019. Anche il numero complessivo di giornate di degenza e accessi in day hospital è salito a 53.955.975, registrando un incremento del 2,9% rispetto all’anno precedente, pur restando al di sotto dei dati pre-pandemia (-6,5% rispetto al 2019).
Degenza media e tasso di ospedalizzazione
La durata media dei ricoveri per acuti in regime ordinario si è stabilizzata a 7,1 giorni nel 2023, in leggera diminuzione rispetto agli anni della pandemia (7,4 giorni nel 2021 e 7,5 nel 2020). Negli ultimi dieci anni, questo indicatore è rimasto pressoché costante, oscillando tra i 6,8 giorni del 2013 e i 7,0 del 2019.
Il tasso di ospedalizzazione, standardizzato per età e sesso, continua a risalire dopo il crollo del 2020, quando aveva raggiunto il minimo storico di 99 ricoveri ogni 1.000 abitanti. Nel 2023 si è attestato a 117,5 ricoveri ogni 1.000 abitanti, consolidando la crescita iniziata nel 2021.
Mobilità sanitaria tra regioni
La mobilità interregionale per ricoveri acuti in regime ordinario è tornata ai livelli precedenti alla pandemia. Nel 2023, l’8,5% dei pazienti si è ricoverato in una regione diversa da quella di residenza, una percentuale analoga a quella del 2019 (8,3%) e significativamente superiore al minimo registrato nel 2020 (7,2%).
Miglioramenti nell’appropriatezza organizzativa
L’appropriatezza organizzativa dei ricoveri ha mostrato segnali di miglioramento nel 2023. La durata media della degenza preoperatoria si è ridotta a 1,60 giorni, proseguendo un trend decennale di diminuzione. Questo dato era pari a 1,81 giorni nel 2012 e a 1,64 nel 2019, con un temporaneo aumento nel 2020 (1,76 giorni).
Anche la percentuale di ricoveri chirurgici con diagnosi mediche, considerati a rischio di inappropriatezza, continua a calare. Nel 2023, il valore si è attestato al 23,15%, in netto miglioramento rispetto al 30,84% del 2012 e al 26,65% del 2019.
Un quadro complesso ma incoraggiante
Nonostante la ripresa, i volumi complessivi dei ricoveri ospedalieri restano inferiori rispetto a quelli pre-pandemici. Tuttavia, l’incremento delle ospedalizzazioni e i miglioramenti nei parametri di appropriatezza rappresentano segnali positivi per il sistema sanitario italiano, impegnato a recuperare terreno dopo le difficoltà affrontate durante l’emergenza COVID-19.
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