Rinnovabili, sostenibilità e riciclo: in Italia manca la chiusura del cerchio

Fra pochi anni l’Italia si troverà fra le mani una cospicua mole di rifiuti derivanti dalla FER, che potrebbero diventare tanto un’enorme risorsa, quanto un gigantesco problema

Rinnovabili, sostenibilità e riciclo: in Italia manca la chiusura del cerchio

Il recente studio di Native Strategy, società di consulenza strategica internazionale collegata all’ecosistema Bip (Business Integration Partner), incentrato sullo smaltimento delle componenti legate alle fonti di energia rinnovabile e alle auto elettriche ha riacceso il mai spento dibattito sull’effettività sostenibilità di queste moderne tecnologie green.

Secondo il report, “Energie rinnovabili e mobilità elettrica: opportunità di investimento nella catena del valore del riciclo di rifiuti emergenti”, prendendo in esame solo lo scenario italiano, fra il 2027 e il 2033 il nostro Paese si troverà a dover gestire una mole non indifferente di potenziali rifiuti.

Questa prospettiva apre già oggi due strade: creare una solida e affidabile filiera di recupero e riciclo di tutte le componenti, oppure iniziare a scavare buche per le discariche a cielo aperto.


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