Riscaldamento globale, la calotta della Groenlandia si rompe più rapidamente
Dal 2008 al 2018, la calotta glaciale ha perso oltre il 30% del suo volume totale
La fusione dei ghiacciai è una questione sempre più urgente, con conseguenze che si ripercuotono sull’intero pianeta. La Groenlandia, in particolare, gioca un ruolo chiave nella regolazione del clima, ma gli effetti di questo processo stanno diventando sempre più evidenti.
Dal 2008 al 2018, la calotta glaciale ha perso oltre il 30% del suo volume totale, contribuendo per il 17,3% all’innalzamento globale del livello del mare, un fenomeno che non mostra segni di rallentamento. Un’altra conferma della fusione arriva da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience condotto dagli scienziati della Durham University e dell'Ohio State University.
Tra il 2016 e il 2021, i ricercatori hanno analizzato l’evoluzione delle fratture sulla superficie della calotta glaciale, utilizzando 8.000 mappe tridimensionali generate da immagini satellitari commerciali ad alta risoluzione. Dall’analisi è emerso che i crepacci sono aumentati di dimensioni e profondità a un ritmo senza precedenti.
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