Rivoluzione Trump: basta green, si torna al petrolio, e sì alle cripto
Prime scosse anche nell'economia dopo le parole del presidente Usa, Donald Trump, appena insediato. Sarà una Golden age, un'età dell'oro, leggenda ricorrente nel sogno americano. Questa volta la prosperità potrebbe venire da una frontiera non più fisica ma informatica. Ecco dunque il primo aspetto della sua presidenza. Le criptovalute, amate e vituperate, divisive sulla loro effettiva consistenza e concretezza salgono subito in cattedra. Il bitcoin, primo esempio di moneta elettronica basata sulla blockchain cioè sulla validazione effettuata tra una rete di computer, vola ai massimi storici. Dopo un periodo di sostanziale stabilità ieri ha toccato 109.241 dollari. Inizialmente rifiutato dalla finanza tradizionale, dopo gli investimenti delle grandi banche, gli analisti ora scommettono che Trump farà sul serio nell'appoggiare le criptomonete. Poi i dazi. Nessuna esitazione sulla loro imposizione. «Iniziare immediatamente la revisione del nostro sistema commerciale». Ciò includerà
Prime scosse anche nell'economia dopo le parole del presidente Usa, Donald Trump, appena insediato. Sarà una Golden age, un'età dell'oro, leggenda ricorrente nel sogno americano. Questa volta la prosperità potrebbe venire da una frontiera non più fisica ma informatica. Ecco dunque il primo aspetto della sua presidenza. Le criptovalute, amate e vituperate, divisive sulla loro effettiva consistenza e concretezza salgono subito in cattedra. Il bitcoin, primo esempio di moneta elettronica basata sulla blockchain cioè sulla validazione effettuata tra una rete di computer, vola ai massimi storici. Dopo un periodo di sostanziale stabilità ieri ha toccato 109.241 dollari.
Inizialmente rifiutato dalla finanza tradizionale, dopo gli investimenti delle grandi banche, gli analisti ora scommettono che Trump farà sul serio nell'appoggiare le criptomonete.
Poi i dazi. Nessuna esitazione sulla loro imposizione. «Iniziare immediatamente la revisione del nostro sistema commerciale». Ciò includerà tasse e dazi agli altri Paesi. Difficile la valutazione per ora. Così le Borse europee chiudono sul filo della parità: Londra +0,1%, Francoforte e Amsterdam +0,4%, Parigi in crescita dello 0,3%, +0,2% Madrid e quasi ferma Londra, mentre Milano chiude con un -0,34%. C'è subito, invece, l'effetto sui cambi. Si sgonfia il dollaro mentre l'euro, che sui timori di uno scontro Usa-Ue su dazi, tassazione e regolamentazione di Big Tech fino a un momento prima sembrava inesorabilmente destinato verso la parità, ha riguadagnato 1,04 segnando un rialzo di oltre l'1%. Movimenti anche sullo yuan, prima moneta a essere toccata dalle ritorsioni commerciali, sale dello 0,88% a 7,2748 per dollaro dopo aver raggiunto 7,2777, il massimoda metà dicembre. Anche lo stop al Green deal non mancherà di avere effetti. Si cambia.
«Ordinerò a tutti i membri del mio gabinetto di mobilitare i vasti poteri a loro disposizione per sconfiggere l'inflazione record e abbattere rapidamente costi e prezzi», ha annunciato Trump. Per fare ciò, promette di rendere nuovamente gli Stati Uniti «un paese manifatturiero» e di utilizzare le riserve di gas e petrolio per questi scopi. «Metteremo fine al Green New Deal e revocheremo il mandato dei veicoli elettrici» ha aggiunto.
Una decisione rivoluzionata che oltre ad avere effetti sull'industria meccanica avrà ripercussioni anche sulla finanza. Già, per anni i grandi fondi internazionali hanno premiato le aziende verdi, hanno messo migliaia di miliardi sulle aziende che hanno rispettato i criteri Esg e l'Agenda Onu 2030. Ora tornare indietro, dunque disinvestire, costerà alle banche d'affari e ai risparmiatori. Infine il petrolio. Che torna centrale nelle scelte economiche e nella geopolitica. Secondo alcuni esperti l'industria petrolifera statunitense ha bisogno di «un prezzo del petrolio più alto per aumentare in modo significativo la produzione di oro nero degli Usa i nei prossimi quattro anni», come ha promesso di fare durante la sua campagna elettorale. Ciò implica che «qualcun altro nel mercato petrolifero si ritiri per fare spazio al petrolio statunitense» e l'Iran e il Venezuela sono i probabili obiettivi di Donald. Per ora l'unica cosa sicura è che si torna a trivellare davanti alle coste americana dopo lo stop imposto da Biden. Gli Usa tornano all'antico pronti a inondare il mondo di petrolio. Bisognerà capire a che prezzo. Per ora comunque vada è una controrivoluzione.
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