Russia, "la signorina buonasera": con chi ce l'ha Francesco Verderami

La “signorina buonasera” del regime. Così Francesco Verderami - ospite del programma 4 di Sera edizione weekend in onda su Rete 4 - apostrofa Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo. La fedelissima di Vladimir Putin ha infatti etichettato il passaggio sulla guerra Russia-Ucraina del discorso tenuto da Sergio Mattarella all'università di Marsiglia come “blasfemo”. Secondo il parere dell'editorialista del Corriere della Sera, c'è un retropensiero del capo del Cremlino che ha provocato tale replica piccata: “Il suo attacco al Presidente della Repubblica avviene quando i russi immaginano di aver avuto un'apertura di credito da parte del Presidente americano Trump”.        Ma cosa aveva detto di così blasfemo il nostro Capo dello Stato per far indispettire a tal punto l'amministrazione russa? Aveva paragonato l'azione di Putin a quella del Terzo Reich. L'ospite dei conduttori Roberto Poletti e Francesca Sbarra vede in questa reazione una tranquillità di fondo de

Russia, "la signorina buonasera": con chi ce l'ha Francesco Verderami

La “signorina buonasera” del regime. Così Francesco Verderami - ospite del programma 4 di Sera edizione weekend in onda su Rete 4 - apostrofa Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo. La fedelissima di Vladimir Putin ha infatti etichettato il passaggio sulla guerra Russia-Ucraina del discorso tenuto da Sergio Mattarella all'università di Marsiglia come “blasfemo”. Secondo il parere dell'editorialista del Corriere della Sera, c'è un retropensiero del capo del Cremlino che ha provocato tale replica piccata: “Il suo attacco al Presidente della Repubblica avviene quando i russi immaginano di aver avuto un'apertura di credito da parte del Presidente americano Trump”. 

 

 

 

Ma cosa aveva detto di così blasfemo il nostro Capo dello Stato per far indispettire a tal punto l'amministrazione russa? Aveva paragonato l'azione di Putin a quella del Terzo Reich. L'ospite dei conduttori Roberto Poletti e Francesca Sbarra vede in questa reazione una tranquillità di fondo del leader di Russia Unita, che forte del clima più disteso con gli Stati Uniti sente di avere più margine. E l'Europa che partita può giocare adesso? “Si ritrova a dover fare i conti con i suoi ritardi e con le sue debolezze, al punto che Draghi ancora oggi l'ha sollecitata e che la Presidente della Commissione europea ha aperto la strada a quello che l'Italia chiedeva da mesi ormai, cioè scorporare le spese per la difesa dal bilancio nazionale”.

 

 

Il problema individuato da Verderami è relativo alla costante dipendenza dell'Ue dagli Stati Uniti. Un rapporto di subordinazione che deve finire: “Fino ad adesso noi abbiamo campato con la difesa degli americani, quindi con i soldi delle tasse degli americani. È ora che ci togliamo il pannolino e incominciamo a fare da soli per avere se vogliamo una maggiore età dell'Europa”. Anche perché la strategia di Putin – ammette il giornalista – “ha l'obiettivo di insinuarsi nelle differenze di opinioni che ci sono nel nostro Paese. Queste differenze di opinioni vanno dal finto pacifismo di chi in realtà poi sotto sotto è filo putiniano, fino a quanti legittimamente ritengono che questa guerra andrebbe fermata”.

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