SaGa Frontier 2 Remastered Recensione


Saga Frontier 2, 1999/2000. Tanti di coloro i quali stanno leggendo questa "SaGa Frontier 2 Remastered Recensione" non erano ancora nati. Altri, un po’ a fatica, muovevano i loro primi passi nel mondo del videogioco, mondo caratterizzato da una fervente produzione artistica e una continua volontà di innovare. L’industria videoludica, difatti, ha vissuto una profonda evoluzione durante quegli anni, contraddistinta dall’introduzione di nuove console e titoli che hanno lasciato un’impronta duratura nel settore.
Sul fronte JRPG, alcune menzioni d’onore sono necessariamente da rivolgere a titoli che hanno contributo a elevare il genere: Final Fantasy VI, Suikoden II, Chrono Trigger e Xenogears sono opere che, nel rispetto dei crismi che caratterizza(va)no il tipo, hanno contribuito a restaurare e rendere illustre una categoria apprezzata sino ai giorni nostri.
Saga Frontier 2, sviluppato da Square, si inseriva nel filone dei JRPG classici, fatti di combattimenti a turni, un sistema di Party System con più personaggi giocabili e grafica 2D acquerellata, introducendo alcune variazioni sul tema che hanno avuto il pregio di rendere iconico tale titolo nonché l’intera saga (passatemi il gioco di parole).
Delle caratteristiche del titolo originario, nonché del rapporto con la parziale variazione delle stesse nella Remastered, ne parleremo più avanti; in questa fase embrionale della recensione, occorre anticipare che Saga Frontier 2 Remastered è stato sviluppato da Square Enix, annunciato e lanciato lo stesso giorno, il 27 marzo e abbiamo avuto il piacere di giocarci su Nintendo Switch OLED.
SaGa Frontier 2 REMASTERED | Una trama intricata in un mondo attraente
L’impatto visivo con Saga Frontier 2 Remastered è peculiare: anche chi non ha avuto modo di provare il titolo originario non potrà non soffermarsi sulla incidenza del lavoro di restauro realizzato dalla casa di sviluppo. Gli ambienti risultano magistralmente raffigurati a mano, attraverso l’utilizzo della tecnica ad acquerelli, e regalano al giocatore un’impronta artistica inconfondibile che già all’epoca suscitò parecchio interesse. Il tocco offerto è quello di un libro illustrato nel quale il lettore viene spinto a perdersi, facendosi largo all’interno di paesaggi che riprendono vita in questa versione, senza abbandonare mai il tocco classico della saga, e che conferiscono al giocatore una sensazione di rilassatezza anche durante l’esplorazione delle aree più ostili. Il lavoro visivo di pulizia e valorizzazione estetica operato dalla Remastered risulta semplicemente spettacolare e certamente si inserisce all’interno degli assi nella manica che il titolo può sfoggiare. Il mio consiglio, relativamente a ciò, è di disattivare il filtro grafico per godersi al meglio la bellezza dell’universo di SaGa Frontier 2 Remastered. Entrare in SaGa Frontier 2 Remastered significa, però, immergersi anche all’interno di un racconto che attraversa decenni e che segue due intricati filoni narrativi, ben distinti all’inizio del viaggio, destinati a incrociarsi al termine dell’avventura, anche in virtù di un mondo che muta, non solo dal lato grafico, con il progredire della trama di gioco. Da un lato, troviamo Gustave XIII, principino allontanato dalla sua famiglia poiché incapace di utilizzare la magia, agguerrito nell’intraprendere una personale scalata al potere. Dall’altro, si situa Wil Knights, scavatore errante, sempre pronto a setacciare grotte alla ricerca di misteriosi oggetti, il quale si imbatte in un oggetto oscuro, centrale per lo sviluppo del racconto. La dicotomia narrativa che il titolo propone riflette il dualismo simbiotico che caratterizza le strutture del gioco di ruolo. Si contrappongono, infatti, le problematiche insite all’interno degli organismi politici di un regno con la classica, più rurale e più popolare, trasposizione di un percorso di vita teso tra la sete di scoperta e gli incombenti familiari.
La struttura del gameplay, dal combattimento all’esplorazione
SaGa Frontier 2 Remastered mantiene intatto lo scheletro ludico del titolo originale, conservando quel nucleo che tanto ha contribuito a rendere divisivo il gioco: la progressione esplorativa libera, intrecciata alla già descritta narrazione frammentaria, si mescola a un sistema di combattimento criptico che costringe il giocatore a barcamenarsi tra WP, SP, LP e altre variabili. Apparentemente dominato dalla casualità, il sistema proposto dal titolo nasconde dentro di sé una logica rigorosa che il giocatore è chiamato a decifrare per avanzare nel titolo, in particolare nelle fasi in cui la curva di difficoltà si fa più ripida. SaGa Frontier 2 Remastered incita il giocatore ad apprendere l’arte di maneggiare tutte le variabili con il cinismo tipico di chi vuole essere rude per insegnare. Il titolo offre immediatamente la possibilità di scegliere tra il percorso classico e una modalità arricchita con contenuti esclusivi, nuovi personaggi ed eventi. Optare per la seconda via permette di godere di tutte le sfumature presenti nel gioco originale, con delle chicche aggiuntive che elevano l’intera esperienza di gioco generale e ampliano il mondo di gioco. L’esperienza offerta dal combattimento, rigorosamente a turni, segue fedelmente le orme del titolo originale. Come detto, però, il titolo richiede al giocatore una corretta gestione e combinazione delle risorse (SP, WP, LP, HP e abilità), in modo da evitare di commettere errori che possono rivelarsi fatali nell’economia di uno scontro. Il giocatore potrà assegnare a ogni componente del team due armi, utilizzando il corrispondente slot, che variano da semplici spade ad archi passando per bastoni magici, ognuno di esse con caratteristiche di fuoco, terra, aria o acqua, nonché un set di armature/anelli che potenziano le caratteristiche del personaggio e influiscono sulla scelta delle arti di cui dotare lo stesso. Un’implementazione importante attiene alla possibilità di settare una velocità per l’esplorazione e per il combattimento. È possibile, difatti, per destreggiarsi in mappe e sentieri spesso brulicanti di nemici o per gestire animazioni di attacco e difesa, impostare una velocità di camminata e combattimento a 2x, facoltà che rendere più agevole “grindare”. Le novità non finiscono qui: SaGa Frontier 2 Remastered introduce un sistema di ereditarietà completa dei parametri che permette di trasferire competenze, equipaggiamenti e progressi magici da un protagonista (Gustave, Wil, Cordelia etc) ai personaggi reclutati successivamente, incentivando la crescita e la pianificazione a lungo termine nonché la creazione di party altamente specializzati nonostante cambi la formazione. Dopotutto, la crescita individuale di un personaggio, all'interno di tale genere di gioco, non può prescindere da uno sviluppo collettivo dei compagni di avventura. Il titolo quindi stimola il giocatore ad assemblare un party eterogeneo nelle caratteristiche, in grado, però, di completarsi nel momento del bisogno attraverso la possibilità di utilizzare attacchi combinati.
Dig! Dig! Digger
Vorrei utilizzare la recensione di SaGa Frontier 2 Remastered per introdurre un tema che coinvolge la non sempre nitida distinzione tra "remastered" e "remake". Se, difatti, da un lato la prima si caratterizza per essere una versione aggiornata e migliorata di un'opera, rielaborando la stessa in un'ottica moderna, la seconda ha il pregio di "stravolgere", anche contenutisticamente, un titolo. Da questo punto di vista, in particolare in una fase avanzata del gioco, mi sono chiesto se fosse corretto qualificare tale versione di SaGa Frontier 2 alla stregua di una "mera" remastered, non fosse altro per la quantità di contenuti aggiuntivi rispetto alla versione originaria. Porto come esempio, ma non è la sola, 'introduzione del minigioco Dig! Dig! Digger. Tale meccanica permette di inviare presso determinati luoghi (un deserto, un vulcano, una palude etc) un massimo di tre scavatori, ognuno specializzato nella ricerca di un determinato oggetto, per un tempo massimo di 90 minuti. Tale meccanica permette di entrare in possesso di equipaggiamento raro e di incamerare denaro grazie alla rivendita dello stesso. In termini generali, le novità introdotte dal titolo e già menzionate sino ad ora consentono di posizionare SaGa Frontier 2 Remastered in una zona grigia. Sebbene la trama principale del gioco sia rimasta invariata e il titolo non abbia subito strutturali modifiche, le innovazioni che coinvolgono elementi quali la grafica, il comparto sonoro, il sistema di ereditarietà e tanto altro, possono ingannare nella corretta qualificazione dell'opera.
SaGa Frontier 2 Remastered Recensione | Conclusione
Square Enix ha fatto scelte sapienti su cosa mantenere intatto nel titolo. La grafica è stata rimodernata con cura, preservando però il suo fascino originale, mentre le novità introdotte hanno reso il gioco maggiormente accessibile, senza snaturarne l’essenza. SaGa Frontier 2 Remastered conserva la sua natura audace, eccentrica e profonda, ma ora è anche visivamente più affascinante e più facile da giocare. La raffinata moderazione con cui è stato trattato questo remaster dice tutto. Square Enix ha fatto scelte sapienti su cosa mantenere intatto. La grafica è stata rimodernata con cura, preservando però il suo fascino originale, mentre le novità introdotte hanno reso il gioco più accessibile, senza snaturarne l’essenza. SaGa Frontier 2 Remastered conserva la sua natura audace, eccentrica e profonda, ma ora è anche visivamente più affascinante e più facile da giocare. SaGa Frontier 2 Remastered è un titolo ricco di immaginazione e ambizione che, nelle prime ore, può sembrare difficile da decifrare, ma, se gli si concede abbastanza tempo, sa come ricambiare la vostra fiducia. In particolare per chi è curioso di esplorare la serie, questa versione è una perfetta introduzione alla saga.L'articolo SaGa Frontier 2 Remastered Recensione proviene da GameSource.
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