Salvini: “L'Ue è bellicista”, cosa risponde Tajani: sono scintille sull'Ucraina
Lo scontro di ieri nello studio ovale, alla Casa Bianca, con gli attacchi di Donald Trump (e del vice JD Vance) a Volodymyr Zelensky, trova letture del tutto opposte tra le due forze di maggioranza italiane che esprimono i vicepremier, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia, guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per il primo non bisogna avere esitazioni, schierandosi con il tycoon Usa, perché «dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della pace», Tajani invece chiarisce di voler restare ancorato alla Ue: «Noi di FI crediamo in un'Europa forte ed unita e lo riaffermeremo al congresso del Partito popolare europeo a Valencia». Il leader leghista insiste, invitando a guardare al di là dell'Atlantico. «Lavorare insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale», chiede il ministro delle Infrastrutture, prendendosela con «qualcuno che a Bruxelles ancora usa toni bellici, c

Lo scontro di ieri nello studio ovale, alla Casa Bianca, con gli attacchi di Donald Trump (e del vice JD Vance) a Volodymyr Zelensky, trova letture del tutto opposte tra le due forze di maggioranza italiane che esprimono i vicepremier, la Lega di Matteo Salvini e Forza Italia, guidata dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per il primo non bisogna avere esitazioni, schierandosi con il tycoon Usa, perché «dopo tre anni di guerra e centinaia di migliaia di morti, è giunta l'ora della pace», Tajani invece chiarisce di voler restare ancorato alla Ue: «Noi di FI crediamo in un'Europa forte ed unita e lo riaffermeremo al congresso del Partito popolare europeo a Valencia».
Il leader leghista insiste, invitando a guardare al di là dell'Atlantico. «Lavorare insieme agli Stati Uniti e a tutti quelli che con tenacia e coraggio cercano di evitare una Terza Guerra Mondiale», chiede il ministro delle Infrastrutture, prendendosela con «qualcuno che a Bruxelles ancora usa toni bellici, come quasi tutti i ‘giornalisti' italiani».
Botta e risposta poi tra il portavoce azzurro, Raffaele Nevi, e il responsabile dei dipartimento Esteri del Carroccio, Paolo Formentini. Nevi invita alla prudenza: «Dobbiamo cercare di mantenere la calma, essere molto attenti e responsabili», dice, non mancando di ricordare come Salvini sia «da tempo molto affascinato dal presidente Trump». «Dobbiamo sostenere Zelensky e al tempo stesso dialogare anche con Vladimir Putin per arrivare alla pace», è l'invito di Nevi, che chiede di evitare di schierarsi con Trump o Zelensky perché «le tifoserie non vanno mai bene» quando ci sono problemi così rilevanti. A lui replica duro Formentini. «La calma invocata da Forza Italia è impersonata dalla loro cara Ursula Von der Leyen, e sta portando l'Italia e l'intera Europa nel burrone», dice il deputato della Lega, vicepresidente della commissione Affari Esteri. «Trump - ricorda - sta imponendo un cambiamento epocale, se noi stiamo ad aspettare Emmanuel Macron e compagnia, imprese e famiglie italiane ne pagheranno il conto. L'Unione Europea nata come sogno ormai è una gabbia di vincoli, regole assurde, tasse e divieti. Evviva la Libertà, evviva Trump».
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