Sanatoria edilizia semplificata: le nuove regole introdotte dal DL Salva Casa

lentepubblica.it Il Decreto-Legge Salva Casa ha introdotto un nuovo meccanismo per la regolarizzazione di alcune irregolarità edilizie, la cosiddetta sanatoria edilizia semplificata. Si consente così la sanatoria di interventi realizzati in difformità parziale rispetto ai permessi ottenuti, in assenza di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) o in caso di variazioni essenziali. Il processo di accertamento […] The post Sanatoria edilizia semplificata: le nuove regole introdotte dal DL Salva Casa appeared first on lentepubblica.it.

Sanatoria edilizia semplificata: le nuove regole introdotte dal DL Salva Casa

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Il Decreto-Legge Salva Casa ha introdotto un nuovo meccanismo per la regolarizzazione di alcune irregolarità edilizie, la cosiddetta sanatoria edilizia semplificata.


Si consente così la sanatoria di interventi realizzati in difformità parziale rispetto ai permessi ottenuti, in assenza di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) o in caso di variazioni essenziali. Il processo di accertamento di conformità può ora essere subordinato alla realizzazione di interventi specifici, indicati dal Comune tramite lo Sportello Unico per l’Edilizia.

Le linee guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiariscono i dettagli della procedura, che introduce una forma di doppia conformità semplificata, ampliando le possibilità di regolarizzazione. Una delle principali innovazioni riguarda la cosiddetta “sanatoria con opere”, che consente il rilascio del titolo edilizio a condizione che vengano effettuati determinati interventi.

Sanatoria semplificata: cosa cambia con il Salva Casa

Secondo il nuovo articolo 36-bis del Testo Unico dell’Edilizia, gli uffici comunali possono imporre prescrizioni per la sanatoria, sia per il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria sia per la SCIA in sanatoria. Tali prescrizioni possono includere:

  • L’obbligo di eseguire interventi edilizi e strutturali per garantire il rispetto delle normative tecniche in materia di sicurezza.
  • La rimozione delle opere non sanabili, che altrimenti impedirebbero il rilascio del titolo edilizio.

Nel primo caso, l’irregolarità edilizia non compromette di per sé la possibilità di sanatoria, purché si effettuino i lavori necessari a riportare l’immobile in conformità con le norme vigenti. Nel secondo, la sanatoria si può concedere solo a condizione che si rimuovano le parti non conformi, applicando la stessa regola sia per le difformità edilizie che per quelle urbanistiche.

Procedura per il rilascio della sanatoria

Il permesso in sanatoria può arrivare dallo Sportello Unico per l’Edilizia solo dopo che gli interventi prescritti risultino realizzati entro il termine stabilito dal Comune. Per le SCIA in sanatoria, si vincola la regolarizzazione alla realizzazione delle opere indicate come condizione per la formazione del titolo edilizio.

Nel caso in cui siano necessarie autorizzazioni o pareri da parte di altre amministrazioni, come per le autorizzazioni sismiche o paesaggistiche, la documentazione deve essere acquisita preventivamente dallo Sportello Unico, che provvederà a inoltrarla agli enti competenti. Inoltre, per la verifica della compatibilità paesaggistica in sanatoria, la normativa applicabile è quella prevista dall’articolo 36-bis, che assegna al Comune il compito di ottenere il parere vincolante dell’ente preposto alla tutela del vincolo.

Un’unica istanza per più procedimenti

Un ulteriore elemento di semplificazione riguarda la possibilità di presentare un’unica domanda per la sanatoria e per eventuali richieste correlate, come il cambio di destinazione d’uso dell’immobile. In questi casi, lo Sportello Unico per l’Edilizia valuta contemporaneamente la sanatoria dell’intervento e l’eventuale nuova destinazione d’uso, semplificando l’iter amministrativo.

Con l’entrata in vigore della legge di conversione del DL Salva Casa, risultano inoltre modificate le regole relative alle variazioni essenziali sugli immobili vincolati: queste non vengono più considerate automaticamente come tali, ma devono essere valutate in base alla tipologia specifica di intervento.

Il nuovo impianto normativo offre in conclusione un percorso più chiaro e strutturato per la regolarizzazione edilizia, bilanciando le esigenze di conformità con una maggiore flessibilità procedurale. La possibilità di sanatoria condizionata all’esecuzione di specifici interventi rappresenta un’opportunità per molti proprietari di immobili con irregolarità edilizie, permettendo loro di ottenere il titolo abilitativo necessario senza incorrere in complesse e onerose demolizioni.

Le nuove linee guida ministeriali sul “decreto salva casa”

Qui il documento completo.

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